Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
Lo hanno sorpreso mentre - con fare sospetto - apriva il cancellino di un'area cortiliva di un'abitazione del centro, per poi entrare in un garage e rubare una bicicletta. È così finito in manette, con l'accusa di furto aggravato, un 30enne ferrarese già noto alle forze dell'ordine
Due gemelli di 18 anni sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale; uno dei due è stato inoltre segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti. È il bilancio dei controlli quotidiani che, durante la giornata dello scorso 4 novembre, i carabinieri hanno effettuato nella stazione delle autolinee extraurbane di Copparo
Tper ha completato l'allestimento del sistema di videosorveglianza a copertura dell'intera propria flotta di circa 1.200 autobus in servizio nei bacini di Ferrara e di Bologna, una realizzazione finalizzata a migliorare gli standard di sicurezza a bordo e la qualità del servizio offerto ai cittadini
Il 10 novembre si costituisce Confcooperative Romagna-Estense. L’assemblea di fusione tra Confcooperative Romagna, 523 aderenti, e Confcooperative Ferrara con 89 cooperative, darà vita a una delle unioni territoriali più grandi d’Italia, sia per numero di cooperative che per estensione territoriale e comprenderà 4 province: Ferrara, Forlì̀-Cesena, Ravenna e Rimini
Aveva incolpato il marito di lesioni, stalking e rapina nei suoi confronti ma ora, dopo essere stata sentita in tribunale, ha deciso di rimettere la querela per i primi due capi d’accusa. È quanto accaduto nell’ultima udienza del processo che vede alla sbarra un uomo di 50 anni di nazionalità albanese, da lei – connazionale e coetanea – denunciato nell’estate del 2021, quando lui le strappò di mano il cellulare per controllarlo.
I fatti risalgono al 20 luglio. Lui l’aveva incontrata per strada e aveva appena appoggiato a terra la bicicletta. A quel punto – secondo quanto lei inizialmente aveva raccontato agli inquirenti – l’aveva minacciata dicendole “ti faccio pagare per tutto quello che mi hai fatto”. Poi disse che l’uomo l’aveva strattonata con forza per un braccio facendola cadere addosso alla bicicletta a terra, prendendole il telefonino che teneva in mano, prima di darsi alla fuga. La caduta le aveva provocato delle escoriazioni, con prognosi di tre giorni.
Per questo fatto l’uomo è finito in tribunale per rispondere di rapina e lesioni.
Viene poi l’accusa di stalking, per il comportamento tenuto dal dicembre 2020 fino a quel giorno. Secondo l’accusa, il 50enne aveva molestato più volte la moglie telefonandole e inviandole diversi messaggi su WhatsApp e Facebook e presentandosi presso il suo luogo di lavoro, insultandola, chiedendole insistentemente di riallacciare la relazione sentimentale e minacciandola di ucciderla qualora l’avesse vista in compagnia di un altro uomo.
Atteggiamenti che le avrebbero provocato – a suo dire – uno stato d’ansia e l’avrebbero costretta a cambiare le sue abitudini di vita, come limitare gli spostamenti fuori di casa.
Davanti al giudice Alessandra Martinelli però, nei giorni scorsi, la donna – durante il controesame del legale difensore dell’uomo, l’avvocato Alessandro D’Agostino – ha finito per contraddirsi più e più volte rispetto a quanto aveva reso inizialmente nelle sommarie informazioni testimoniali rilasciate ai carabinieri, decidendo di rimettere la querela per i reati di lesioni e stalking a carico del marito, mentre per quanto riguarda la rapina – essendo un reato procedibile d’ufficio, e quindi non rimettibile a querela – il procedimento andrà avanti.
Già nel corso della prossima udienza però, quando saranno in programma discussione e sentenza, alla luce del venir meno di alcune contestazioni, l’avvocato D’Agostino chiederà per il suo assistito l’assoluzione perché il fatto non sussiste o, in subordine, la derubricazione del reato di rapina in violenza privata, quello sì rimettibile a querela.
Si torna in aula il 27 novembre.
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