Riva del Po. Tentata rapina, danneggiamento, lesioni e resistenza ai carabinieri. Sono i reati di cui dovranno rispondere, davanti all’autorità giudiziaria minorile, due dei quattro ragazzi coinvolti nella rissa al bar La Botte di Serravalle, frazione di Riva del Po, finiti in manette nelle scorse ore dopo le indagini svolte da parte dei militari dell’Arma.
I fatti risalgono a venerdì scorso (29 settembre), quando il gruppetto di giovani si è diretto verso il locale, chiedendo a uno dei presenti di poter avere la sua sigaretta elettronica, ottenendo un rifiuto. Dopo qualche parola grossa volata il gruppo si allontana e la questione appare, in un primo momento, finita lì.
Ma i giovani decidono di tornare al bar poco dopo. In particolare due di loro, un 17enne e un 15enne, decidono di prendere quel che poco prima avevano chiesto con la forza, aggredendo il ragazzo proprietario della sigaretta e costringendolo a trovare rifugio all’interno del bar, mentre il resto del gruppo inizia a danneggiare gli arredi esterni e le vetrate del locale, sotto lo sguardo attonito dei residenti della zona, attirati dalle urla e dai rumori.
È in quel momento che arriva il primo equipaggio dei carabinieri, appartenente all’Aliquota Radiomobile di Copparo che, dopo una breve colluttazione dovuta alla viva resistenza opposta, riesce a prendere uno dei minori, mentre il secondo viene fermato poco dopo dai carabinieri di Berra. I rimanenti componenti del gruppo, uno 17enne e l’altro maggiorenne, si erano nel frattempo già dileguati, ma questo non ha impedito ai militari dell’Arma di raccogliere indizi per risalire alla loro identità.
Un atto rimasto non impunito, dal momento che ora i due ragazzi arrestati (di 17 e 15 anni) dovranno rispondere di fronte all’autorità giudiziaria minorile di tentata rapina, di danneggiamento, di lesioni e resistenza ai carabinieri, mentre i due identificati (uno 17enne, l’altro maggiorenne) successivamente dovranno rispondere dei danneggiamenti perpetrati.
Nella mattinata del 2 ottobre gli arresti sono stati convalidati e i due minori sono stati riaffidati alle famiglie con obbligo di permanenza domiciliare.
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