Non capisco come si possa decidere di essere governati da gente come quella che attualmente sta governando, ma cosa abbiamo in testa? Delle pigne, diceva il mio professore di Tecnica.
Sono io o stanno violentando le istituzioni?
Sarò io dai…
In realtà i Patrioti di destra non sono mai esistiti.
Esiste chi ha difeso la propria Patria dalle invasioni nemiche e straniere e chi era disposta a offrire intere regioni alla Germania nazista; chi erano, dunque, i Patrioti?
Ora parliamo di politica virtuale, diciamo che se fai un post su Facebook su “sei di qualche paese nel Ferrarese” viene preso in considerazione maggiormente di una petizione che parte dai cittadini e persino di un’interpellanza o di una mozione in consiglio comunale… la politica, quella che piace a me, non esiste più, perlomeno nel mio locale.
Ad un anno dalle amministrative del mio Comune, non si parla di niente per la comunità, non si parla di politiche specifiche del territorio, molto meglio affidarsi al nazionale, si fa molta meno fatica.
Tutto si concentra sull’andamento del nazionale, puoi essere bravo finché vuoi, puoi organizzare eventi e sagre come nella città di Ferrara, puoi fare campagne straordinarie, ma si parlerà sempre e solo del leader di turno, che sia Meloni, Schlein, Conte… nemmeno di movimenti o partiti, ma di persone, che seppur preparate non possono rappresentare da sole intere visioni politico sociali.
Ecco che allora a breve spunteranno liste e listìni per prendere più voti possibili con nomi conosciuti a livello locale: un bravo insegnante, un dottore, un bravo chef, un capitano di una squadra di calcio, che di politica ci capiscono poco o nulla e che lo fanno solo perché “sfruttati” dai gruppi politici, o, nel caso più grave, per manie di grandezza personali, una volta eletti lasciano il posto alla rututuia del caso.
Siamo in un’era dormiente, in balia degli eventi, abbiamo tutti paura di lasciarci andare e dire la nostra, parlano solo quelli che sbraitano o che bestemmiano, in pratica quelli che dovrebbero stare zitti.
Il Lavoro, tema per cui occorrerebbe almeno un incontro alla settimana tra parti sociali e amministrazioni per capire come si può sviluppare anche in un territorio depresso come il nostro, non viene nemmeno preso in considerazione.
Le frazioni non esistono più, in centro non c’è un’alimentari per poter comprare un etto di mortadella, negozi che chiudono, la Berco che da sola non ce la fa, lo avevamo detto con l’ultima amministrazione, tra l’altro non ricordo da quanto tempo non assume personale, non lavora nemmeno più l’indotto. C’è un dato importante: eravamo in 2600 dipendenti, siamo rimasti in poco più di 1100, che ne dite?
Questo anno è il mio 30esimo alla Berco di Copparo, il giorno della mia assunzione entrammo in 15, si entrava ogni mese, con il normale cambio generazionale.
Ora è “Melma nera”, come dice insistentemente un collega di lavoro con i pollici rivolti verso il basso.
A questo punto meglio provare qualcosa di nuovo, oppure con quelli di prima, sperando che capiscano gli errori del passato e ripartano a testa bassa con grande umiltà.
Sarà difficile, ma un filo di speranza non ci deve abbandonare mai.
Altrimenti sarà MELMA NERA!!!
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