A caccia del ricercato, trovano un omonimo: denunciato perché irregolare
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
Un 60enne residente nella provincia di Ferrara è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Polizia di Stato di Patti (Messina) e coordinata dalla Procura della Repubblica locale. Insieme a lui sono stati raggiunti da misure cautelari un 20enne della provincia di Ravenna, anche lui arrestato, e un 21enne del Bolognese, sottoposto all’obbligo di dimora
Il gip ha sottolineato il "rilevantissimo numero di reati contro la pubblica amministrazione" al quale ci si trova di fronte, ma anche "una lunga serie di corruzioni, proprie ed improprie, nonché di falsi in atto pubblico", tutti commessi tra la fine del 2018 e il maggio del 2019
Dopo il violento nubifragio che ha colpito Rimini, causando allagamenti, alberi caduti e gravi disagi alla circolazione, sono arrivati anche da Ferrara i primi rinforzi per affrontare l’emergenza. È partita dal comando provinciale dei vigili del fuoco una squadra composta da cinque unità, con un’autopompa serbatoio (Aps), per prestare aiuto
"È un momento molto doloroso per tutta la nostra comunità, la Cgil di Ferrara, salutare Glauco che ha fatto così tanto bene alle persone che ha incontrato nel suo percorso sindacale". Con queste parole la segretaria della Cgil di Ferrara Veronica Tagliati saluta il "compagno" Glauco Melandri scomparso all'età di 68 anni
L’immagine di copertina del gruppo I Pinguini estensi
Una somma per risarcire e una lettera per scusarsi. È quanto ieri, lunedì 12 giugno, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Ferrara, hanno deciso di versare e di inviare tre degli otto amministratori appartenenti al gruppo dei Pinguini Estensi, il gruppo Facebook creato nel novembre 2019 in reazione a quello delle Sardine, in vista delle imminenti elezioni regionali per far da spalla social alla Lega.
A intraprendere questa scelta sono stati Sergio Tracchi, Paola Romani e Paolo Pennini, mentre i restanti cinque, ovvero Stefano Giglioli, Alberto Ferretti, Arianna Pocaterra, Raffaella Breveglieri e Stefano Mezzetti, hanno deciso di proseguire col rito abbreviato. A tutti e otto, la Procura della Repubblica di Ferrara – pm Isabella Cavallari – contesta il reato diffamazione aggravata dalla diffusione attraverso i social e dal concorso.
Un’accusa, quella nei loro confronti, che si è configurata dal momento che, in quanto amministratori di un gruppo che aveva raggiunto la cifra cospicua di 4936 membri, avrebbero reiteratamente e consapevolmente omesso di esercitare il proprio potere/dovere di prevenire comportamenti diffamatori e offensivi a opera degli iscritti, facendoli così diventare propri.
E, di fronte a commenti palesemente offensivi, non si sono adoperati per cancellare i post pubblicati nel gruppo dal dicembre 2019 al gennaio 2020, quando il vaso di pandora venne scoperchiato da una inchiesta di Estense.com.
In totale, i post incriminati – frasi ritenute offensive nei confronti dei familiari di Stefano Cucchi e dell’avvocato Fabio Anselmo – sono 51, scritti in gran parte da persone ferraresi, diverse delle quali già a giudizio, sempre per diffamazione aggravata dal mezzo stampa. A questo proposito, anche in questo caso, ieri, per alcuni ci sono state remissioni di querela dietro risarcimento e lettera di scuse, mentre le posizioni dei restanti quattro sono state stralciate e andranno avanti con rito ordinario.
Il giudice ha rinviato al 13 novembre.
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