Cento
22 Marzo 2023
Nell'incidente perse la vita il 15enne Marco Lelli Ricci. Tra gli indagati c'è anche il padre che guidava l'autovettura finita nella voragine

Morì nello schianto lungo via Nuova. Indagine chiusa, sei rischiano il processo

di Redazione | 2 min

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È stato notificato nei giorni scorsi l’avviso di fine indagini ai sei indagati per l’incidente in cui perse la vita il 15enne Marco Lelli Ricci, giovane promessa del basket originario di Granarolo, morto nella serata del 3 aprile scorso, mentre percorreva in auto insieme ai suoi genitori via Nuova, tra Renazzo e Pilastrello, nel territorio centese.

L’incidente, avvenuto intorno alle 21, vide l’auto finire dentro a una voragine che era stata realizzata durante le operazioni di cantiere, e di cui il conducente della vettura non si sarebbe accorto.

Nei giorni scorsi infatti, dopo aver disposto sia la consulenza medico-legale che quella cinematica, oltre che le necessarie verifiche sulle norme sulla sicurezza dei cantieri stradali, la Procura della Repubblica di Ferrara ha notificato il 415 bis con cui il pm Fabrizio Valloni ha contestato il reato di omicidio stradale in concorso, seppur con differenza tra loro, ai diretti interessati.

Il primo di questi è il padre del ragazzo – assistito dall’avvocato Vittorio Galasetti – che al momento dello schianto era alla guida dell’autovettura e che, secondo quanto emerge dalle analisi effettuate, stava percorrendo il tratto di strada con una velocità pari a 80 km/h, superiore di 30 il limite stabilito dei 50 km/h lungo quello via.

Insieme a lui, indagata anche la ragazza – assistita dall’avvocato Riccardo Ziosi – che era transitata nello stesso tratto poche ore prima, finendo per urtare le transenne che erano state messe a protezione dello scavo, perdendo la targa del mezzo con cui poi i carabinieri, nel corso delle successive indagini, sono riusciti a risalire alla sua persona. A lei oggi la Procura contesta il mancato ripristino della recinzione che era stata precedentemente divelta.

L’avviso di fine indagini, infine, riguarda anche due funzionari della Provincia di Ferrara – difesi dagli avvocati Massimo Bissi e Luca Esposito – che è proprietaria della strada ed ente appaltante, oltre che per i due responsabili dell’azienda che stava operando al cantiere – oggi assistiti dall’avvocato Davide Bertasi – a cui il pm contesta sia l’inosservanza delle norme relative alla sicurezza sul cantiere che la segnalazione dei lavori.

Nella vicenda, parte offesa sono la mamma e il fratello di Marco Lelli Ricci: ad assisterli è l’avvocato Dario Bolognesi.

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