Oggi, martedì 14 marzo, alle ore 16, presso il cinema Apollo a Ferrara (ingresso a offerta libera) con la proiezione del film “La casa delle estati lontane” (regia di Shirel Amitay – 2014) si conclude l’edizione 2023 della rassegna “Giardini al Cinema” intitolata “Ritratto di famiglie in un giardino”.

Arrivata alla sua diciassettesima edizione la rassegna, organizzata dal Garden Club di Ferrara e curata dall’architetta Giovanna Mattioli, ha lo scopo di mostrare caratteri ed elementi legati alla cultura del giardino e del paesaggio attraverso il cinema. Come nelle precedenti edizioni, il titolo individua un tema che crea un filo conduttore fra le tre pellicole. Quest’anno si tratta di riconoscere i giardini domestici come spazi coinvolti nelle
complesse, quanto condivisibili, dinamiche famigliari.

Nel primo film: “Another Year” (Mike Leigh, 2010), abbiamo il giardino di una casa a schiera londinese e un orto urbano che sono raccontati, nell’arco delle stagioni di un anno, attraverso le vicende di una coppia che cerca di mantenersi in equilibrio tra il desiderio di condividere la propria serenità e la necessità di proteggersi dai dolori altrui.

Nel secondo film “I villeggianti” (Valeria Bruni Tedeschi, 2018), il giardino incantevole di una villa affacciata sul mare della Costa Azzurra, luogo di vacanza di una ricca famiglia, diventa un teatro, solo apparentemente frivolo, in cui si fondono finzione e autobiografia della regista, drammi personali, amori vecchi e nuovi, contrasti sociali e “cinema nel cinema”.

In “La casa delle estati lontane”, terzo e ultimo film in rassegna (martedì 14 marzo, ore 16, cinema Apollo) la regista Shirel Amitay ci porta in un giardino abbandonato di Atlit, località israeliana a sud di Haifa. Siamo nel 1995 e nel giardino si riuniscono tre sorelle per decidere cosa fare della casa ereditata dai genitori. È un incontro tra personalità diverse che litigano, ridono, recuperano il passato, si abbracciano e ancora litigano, mentre il giardino viene ripulito e portato a nuova vita. Anche in questo caso il giardino è la concretizzazione di un desiderio di paradiso come luogo protetto, protetto dalla infelicità e dalla Storia, che invece entra di prepotenza quando il sogno di una pace possibile crolla con l’assassinio a Yitzhak Rabin. Nonostante tutto, sarà proprio il giardino a ridare speranza alle tre sorelle.

Il Garden Club di Ferrara, che organizza questa rassegna, invita tutti alla proiezione che sarà preceduta da una breve presentazione della curatrice.