Basket
8 Dicembre 2022
L'emozione e la gioia di coach Leka al termine della gara vinta contro la Fortitudo

Kleb, vittoria all’ultimo respiro: “Bravi e fortunati, l’impresa è tutta nostra”

di Redazione | 3 min

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(foto di Riccardo Giori)

di Nicolò Govoni

Una vittoria all’ultimissimo respiro e un altro derby che la Tassi Group fa suo alla Giuseppe Bondi Arena. Dopo Cento e Forlì è la Kigili Fortitudo degli ex Dalmonte e Panni a cadere a Ferrara. Decide la tripla incredibile di Cleaves da centrocampo del 94-91 sulla sirena che fa impazzire i tifosi sugli spalti, in una partita che sembrava ormai sfuggita dalle mani del Kleb.

“Una bellissima partita, con i nostri tifosi e quelli della Fortitudo, miglior tifoseria d’Italia per distacco e lo dico da tanti anni: loro hanno fatto un tifo pazzesco, i nostri sono sempre di più al palazzetto”. Così esordisce un emozionato Spiro Leka nella conferenza stampa dopo la partita. “Quattro giorni fa abbiamo perso con Nardò, questa sera abbiamo vinto. In mezzo c’è stata una battaglia di alto livello, è stato un bello spettacolo. Eravamo con le spalle al muro, i ragazzi hanno tirato fuori difese clamorose, siamo stati bravi e anche fortunati: l’impresa è tutta nostra. Parliamo di due squadre costruite diversamente, loro ambisconoai primi posti. Tanto di cappello ai miei ragazzi, dedichiamo questa grande impresa al lavoro che facciamo e speriamo che venga sempre più gente a seguirci per conquistare la salvezza a giugno”.

Qualche sbavatura qua e là, ma l’importante è aver portato a casa i 2 punti: “Siamo giovani. Amici è un uomo in più, ma deve stare concentrato, lui ci serve e non deve innervosirsi. Smith aveva problemi a una gamba, invece a Cleaves ho fatto lavaggio del cervello per gli errori in attacco e in difesa a inizio ultimo quarto; ma tanto merito è stato di Thornton. Abbiamo segnato ben 40 punti nel pitturato, è tanta roba: quello che abbiamo preparato è venuto fuori in campo. Oggi era una partita da motivazioni extra, ho detto ai ragazzi di essere aggressivi, aprire il gioco e tirare. Complimenti ai tutti e a Cleaves che ha segnato quel tiro”.

Il coach ha già un occhio alla prossima sfida: “Fino a mezzanotte si festeggia, ma da domattina si prepara la battaglia di Chiusi. Abbiamo fatto esperienza per imparare a gestire i finali punto a punto: finché sei in campo c’è speranza, non bisogna mollare, io sono così e voglio che lo siano anche i miei ragazzi. Stiamo dando soddisfazioni alla città e alla sua gente, con tutti i sacrifici fatti dal presidente Miozzi e dagli sponsor che ci stanno aiutando”.

Deluso per la sconfitta e fortemente critico con il metro arbitrale coach Luca Dalmonte: “Non tocco i meriti di Ferrara né i nostri demeriti sulla gestione degli ultimi possessi: rimangono entrambe le cose. Dopo anni in cui ho trattenuto la necessità di mettere in discussione un metro arbitrale, per le sanzioni e la qualità dei fischi oggi onestamente non me la sento di rimandare delle proteste educate ed eleganti a chi di dovere: è necessario che ci sia una considerazione differente rispetto alla nostra pallacanestro. Se il metodo arbitrale non è corretto sulle due metà campo diventa un problema per la pallacanestro, non per la Fortitudo. La sconfitta fa male per come è avvenuta, è brutta da metabolizzare: ma dovremo farlo, tra qualche giorno arriva da noi la migliore squadra del campionato. Sapevamo delle difficoltà dei due lunghi perimetrali di Ferrara, abbiamo concesso 1 contro 1 evitabili e gestito non correttamente gli ultimi possessi offensivi. Detto ciò, la Fortitudo chiede rispetto, non può più continuare così: non è uno sfogo nevrotico di una partita persa all’ultimo tiro, ma una disamina razionale. Si chiede la collaborazione del gruppo arbitrale: se chiedo di usare lo stesso metro e in questa richiesta mi è sanzionato fallo tecnico nel tunnel non è collaborazione, ma una finta. Non lo accetto. Thornton? Può essere questo, ma può essere anche altro: comunque, abbiamo perso”.

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