Codigoro
1 Dicembre 2022
Per l'accusa voleva disfarsi di un animale ormai vecchio, lui sostiene di avergli sparato per sbaglio

Cacciatore a processo per aver ucciso il proprio cane

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

“Svuotato il Cavo Napoleonico senza preavviso: a rischio la biodiversità”

"La Bonifica non ha avvisato delle operazioni di svaso del Cavo Napoleonico: così si mette a rischio la biodiversità". Con queste parole, Marco Falciano, presidente dell’associazione di tutela ambientale Upe - Unione Pescatori Estensi, denuncia pubblicamente il drastico svuotamento del corso d’acqua che attraversa la provincia di Ferrara

Tra gusto e solidarietà: Ial si unisce ad Ado per una serata di beneficenza

Una serata in cui gustare prelibatezze di stagione e, soprattutto, per rendersi protagonisti di un gesto solidale. Si chiama "Sapori d'Autunno" ed è la cena di beneficenza che si terrà venerdì 14 novembre alle 19.30 presso la sede della Fondazione Ado di via Oriana Fallaci 26, organizzata in collaborazione con Ial Emilia-Romagna, sede di Ferrara, e con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara

Copparo, controlli ‘ad alto impatto’ dei carabinieri: tre denunciati

Tre persone denunciate durante i controlli dei carabinieri di Copparo che, nello scorso fine settimana, hanno messo in campo un articolato servizio di controllo del territorio, finalizzato a prevenire e contrastare ogni attività illecita con particolare attenzione ai furti in abitazione

(archivio)

Codigoro. Lui sostiene di averlo ucciso per sbaglio: voleva sparare alla nutria con la quale i suoi due cani avevano ingaggiato una lotta. Per la procura non è credibile: l’animale non aveva alcun graffio o morso, aveva però il foro generato da una fucilata sparata da distanza molto ravvicinata.

Un cacciatore di 72 anni è a processo per aver ucciso il proprio cane. Ieri in udienza davanti alla giudice Giulia Caucci è stato sentito Claudio Castagnoli, ex comandante della Polizia provinciale di Ferrara che ha raccontato come il cane, un Breton di 12 anni, fosse stato trovato privo di vita nelle acque del Collettore Giralda, zona di caccia dove l’imputato era autorizzato a operare. Il ritrovamento avvenne proprio il 1° dicembre del 2019, data di chiusura dell’attività venatoria con l’assistenza dei cani.

La carcassa venne prelevata e conservata. La Provinciale scoprì dal microchip il nome del padrone, l’attuale imputato, e aspettò 60 giorni per vedere se sarebbe arrivata un’eventuale denuncia di scomparsa. Denuncia che che venne effettuata sì, ma solo dopo che il comandante Castagnoli e suoi agenti si fecero vivi con l’attuale imputato, a gennaio inoltrato.

“Il cane era vecchio e poco incisivo dal punto di vista venatorio, e bisognoso di più cure”, ha spiegato il testimone. Il sottinteso, che è poi anche la tesi dell’accusa, è che il cacciatore abbia deciso di disfarsi di un animale considerato non più utile.

Il 29 marzo verranno sentiti due testimoni della difesa.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com