Politica
30 Novembre 2022
Le minoranze scrivono ad Argentieri e chiedono un incontro: “Inerzia omissiva del presidente Poltronieri dopo sentenza del Consiglio di Stato su Arquà”

Consiglio comunale bloccato, le opposizioni chiedono aiuto al prefetto

di Redazione | 3 min

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Chiedono aiuto al prefetto Rinaldo Argentieri, le opposizioni del Consiglio comunale di Ferrara, di fatto bloccato da quasi un mese, dalla sentenza del Consiglio di Stato sul ‘caso Arquà’ che ha giudicato illegittime le dimissioni fatele firmare in strada dal presidente Lorenzo Poltronieri e l’ha riammessa nell’assemblea cittadina.

Lo fanno con una richiesta di incontro per “rappresentare le difficoltà con le quali sono costretti a operare i gruppi di minoranza del consiglio Comunale di Ferrara”, nella quale sono elencate “alcune vicende che riguardano l’inerzia omissiva del Presidente del Consiglio Comunale e atti della Giunta assunti senza il rispetto delle norme di legge”.

La lettera è firmata dai capigruppo del Partito Democratico (Francesco Colaiacovo), Azione Civica (Roberta Fusari), Ferrara Bene Comune (Dario Maresca, che peraltro è anche vicepresidente del Consiglio), del M5S (Tommaso Mantovani) e del Gruppo misto (Anna Ferraresi, che già si era mossa in autonomia).

Dopo la pubblicazione della sentenza dei giudici amministrativi, rimarcano le opposizioni “le attività consiliari sono state congelate senza convocazioni di Consigli né di Commissioni eludendo in questo modo l’obbligo di reintegro della Consigliera Arquà ordinato dal Consiglio di Stato”.

Non solo. Il 23 novembre scorso gli stessi gruppi di minoranza “hanno protocollato una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 50 comma 3 del Regolamento per discutere le interrogazioni e le interpellanze rimaste senza risposta, nonostante sia stato sollecitato anche verbalmente, a tutt’oggi il Presidente del Consiglio Comunale non ha proceduto a formalizzare nessuna convocazione, neanche della conferenza dei capigruppo”.

Le opposizioni sottolineano come “lo spregio per le prerogative dei Consiglieri Comunali in specie quelli di minoranza, rappresenta una costante del Presidente del Consiglio, come nel caso di richiesta di convocazione della 5^ commissione per discutere dei gravi contrasti tra società sportive generati dalla gestione e pianificazione dell’assegnazione delle palestre, la richiesta dei Gruppi di minoranza avanzata il 23 maggio u.s. ha visto la convocazione della commissione soltanto il successivo 25 ottobre”.

Ancora, lamentano come “nel processo di formazione del Piano Urbano Generale del Comune di Ferrara, la Giunta ha predisposto un crono programma di consultazione degli stakeholder, prevedendo il primo incontro con i Gruppi Consiliari di maggioranza escludendo i Gruppi di minoranza da qualsiasi consultazione”.

Infine il problema – potenziale – generato con l’approvazione tardiva del bilancio consolidato rispetto alla scadenza del 30 settembre: “Per tale ritardo non ci sono particolari conseguenze – spiegano le opposizioni – se non il divieto di assumere personale fin tanto non sia approvato il documento, su tale disposizione ci sono molte sentenze della giurisprudenza contabile che prevedono addirittura la nullità dei contratti di lavoro stipulati dopo la scadenza del 30 settembre, nelle more dell’approvazione del bilancio consuntivo. Ciò nonostante, nel periodo 1 ottobre-6 novembre 2022, l’amministrazione ha proceduto all’assunzione di trenta persone mettendo a rischio la validità di tali contratti”.

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