Ostellato. «L’uso delle armi “calibro 22”, nel contenimento della diffusione della nutria, nel territorio ferrarese, ha dato ottimi risultati, ma la sperimentazione si è conclusa e, mentre gli agricoltori chiedono a gran voce che si prosegua in questa direzione, per ora la Regione non ha risposto».

Il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, torna sulla questione, dopo avere promosso due anni fa una raccolta firme tra gli agricoltori, per sollecitare l’esecutivo di viale Aldo Moro a prendere provvedimenti, riguardo ad un problema (quello delle nutrie) che mette a repentaglio la stabilità delle arginature dei corsi d’acqua, oltre alla sicurezza e al raccolto degli agricoltori.

«La mia richiesta – ricorda Fabio Bergamini – era relativa a ristori per gli agricoltori danneggiati, ma anche all’impiego delle armi “calibro 22” nel contenimento della popolazione della nutria, da parte dei coadiutori che collaborano con la Provincia, sotto il coordinamento della Polizia Provinciale».

«Il 31 agosto scorso – aggiunge il candidato alla Camera per la Lega, Davide Bergamini – si è conclusa una sperimentazione che ha incontrato il favore di almeno l’80% del mondo agricolo. Penalizzato, nel Mezzano, come nel resto del territorio ferrarese, dalla presenza di queste specie. La Provincia e anche le stesse imprese del settore primario hanno chiesto di poter proseguire nella sperimentazione con l’uso delle armi “calibro 22”, che ha dato ottimi risultati, ma la Regione tarda, come sempre, a prendere una decisione nel merito. Non vorremmo che questo stallo nasconda la volontà di cambiare direzione di marcia, perché vorrebbe dire lasciare il territorio alla mercé di specie infestanti come la nutria».