Salute
12 Agosto 2022
Una prova concreta dell’efficienza dei professionisti che collaborano nel Percorso terapeutico assistenziale del polmone interaziendale

Posizionata a Ferrara per la prima volta una protesi endotracheale a Y

di Redazione | 3 min

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Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (Pdta) del polmone interaziendale da diversi anni è attivo e garantisce, ai pazienti ferraresi con neoplasia polmonare sospetta od accertata, la presa in carico per la diagnosi e la terapia. Vi collaborano, all’interno di un team multidisciplinare coordinato dal professor Giorgio Cavallesco, numerosi professionisti dell’azienda che settimanalmente si ritrovano per la discussione e la gestione dei casi; questa esperienza di collaborazione continua ha permesso di creare nel tempo una squadra affiatata, capace di rispondere tempestivamente alle necessità dei pazienti. Il gruppo ha, nei giorni scorsi, con un intervento innovativo, permesso ad un paziente di affrontare una situazione critica e di ritornare a casa dai propri cari.

Il 3 agosto un paziente, seguito dalla dottoressa Federica Lancia presso l’Oncologia di Cona (diretta dal professor Antonio Frassoldati), è stato trasportato in urgenza al Ps dell’Arcispedale S. Anna per una grave difficoltà respiratoria. Alle indagini radiologiche la malattia oncologica risultava in rapida progressione a livello polmonare, arrivando a infiltrare e occludere la trachea e i due bronchi principali con un rischio concreto di asfissia nell’arco di poco tempo.

Il paziente è stato ricoverato in Medicina d’Urgenza e trasferito nella stessa giornata nel reparto di Pneumologia, diretto dal professor Alberto Papi. Nel giro di poche ore è stato sottoposto a una seduta di radioterapia dall’equipe del dottor Antonio Stefanelli, allo scopo di ridurre il tumore. Nei giorni successivi è stata organizzata una complessa procedura endoscopica, allo scopo di mettere in sicurezza le vie aeree del paziente e permettergli di affrontare nelle settimane successive le terapie oncologiche specifiche. Grazie alla collaborazione della dottoressa Marcella Barotto e della direttrice dottoressa Anna Marra della Farmacia ospedaliera, è stato fatto arrivare in meno di 48 ore uno stent endotracheale a Y, dispositivo capace di mantenere pervie la trachea e i bronchi principali.

Nella mattinata del 5 agosto, l’equipe di pneumologi interventisti, coordinata dal dottor Mario Tamburrini, ha provveduto tramite broncoscopia alla rimozione del tessuto neoplastico che occludeva la parte terminale della trachea e i due bronchi principali e ha posizionato una endoprotesi a Y, procedura effettuata per la prima volta a Ferrara e appannaggio di pochi centri specializzati in Italia. Questo è stato possibile grazie alla fondamentale collaborazione interprofessionale del personale infermieristico e Oss della piastra endoscopica (coordinata da Franca Dirani) e all’assistenza anestesiologica della dottoressa Elisabetta Marangoni (U.O. Anestesia e Rianimazione Universitaria, diretta dal professor Carlo Alberto Volta).

Già nelle ore successive l’intervento, la condizione del paziente è migliorata e nei prossimi giorni potrà rientrare a domicilio per poter affrontare con maggiore serenità le successive cure oncologiche.

“La collaborazione tra professionisti nei percorsi interaziendali – ha dichiarato la direttrice generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e dell’Azienda Ausl Monica Calamai – è la dimostrazione di come poter sviluppare le competenze all’interno di una “nuova azienda” che facilita i percorsi e fornisce ai cittadini ferraresi una sanità innovativa d’eccellenza. Questo intervento è la prova che la provincia di Ferrara ha dei professionisti in grado di essere davvero un punto di riferimento per la sanità regionale e nazionale”.

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