Due consulenze sicure e una terza probabile. Questa mattina (lunedì 1° agosto), la pm Lisa Busato conferirà gli incarichi per eseguire l’autopsia sul corpo di Sonia Diolaiti, la donna di 62 anni trovata priva di vita nella notte tra venerdì e sabato e per la cui morte è indagata per omicidio volontario aggravato la figlia, Sara Corcione, 38 anni.

La sostituta procuratrice affiderà l’incarico al medico legale Margherita Neri, mentre la difesa di Corcione – avvocato Gianni Ricciuti – nominerà come proprio consulente Mauro Martini.

Una seconda consulenza sarà quella tossicologica, per accertare che la morte sia avvenuta – come è molto probabile – per avvelenamento da nitrato di sodio, sostanza che Corcione si era procurata lo scorso anno, acquistandola dall’e-commerce Alibaba su internet, e che poi ha sciolto nel tè che la madre conservava in frigo. La consulenza verrà affidata alla specialista Francesca Righini.

Il terzo esame dovrebbe essere quello sulle condizioni psichiatriche dell’indagata – attualmente ristretta nel carcere femminile di Bologna – per valutare la sua capacità d’intendere e di volere e l’esistenza e il grado di un eventuale stato d’infermità mentale. Ancora nulla è deciso, ma sia la procura che la difesa, dopo l’interrogatorio di Corcione, sembrano concordare sulla necessità di procedere in tal senso: oggi potrebbe arrivare anche un chiarimento su tale percorso.