Portomaggiore
2 Luglio 2022
Antonio Sbordone sentito come testimone nel processo contro l'ex sindaco Minarelli: “Nessuno sapeva cosa fare e nessuno ha fatto niente”

Incendio al poligono, l’ex questore: “Avremmo potuto e dovuto fare i controlli, ma non erano obbligatori”

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Pontelagoscuro. Rubano asce e squarciano le gomme alle auto

Altro raid vandalico a Pontelagoscuro. Dopo i danni al centro sociale "Il Quadrifoglio" di un paio di settimane fa, nella nottata tra venerdì 26 e sabato 27 aprile, alcuni vandali hanno preso di mira, danneggiandole in maniera seria, decine e decine di automobili, a cui hanno forato e tagliato le gomme

La denuncia. “Con l’apecar di Naomo attacca adesivi elettorali”

Sarebbe arrivato a bordo di una replica in formato propaganda elettorale del noto Apecar del vicesindaco Nicola Lodi e, dopo averlo parcheggiato, avrebbe affisso 16 adesivi elettorali a favore della ricandidatura di Naomo. Quindici li avrebbe attaccati all'interno del parcheggio del supermercato Penny Market di via Darsena, mentre uno su un palo della luce lungo la strada

Acqua e siccità: “Un bravo sindaco dovrebbe pianificare una strategia efficace per il futuro”

“Di acqua si parla solo quando accadono i disastri. Quello che spesso non fa l’uomo è programmare interventi necessari e quanto mai urgenti”. Così Stefano Calderoni, presidente del Consorzio Bonifica pianura di Ferrara, sulla gestione delle risorse idriche nel territorio estense. “Ecco cosa dovrebbe fare un bravo sindaco: pianificare una strategia in grado di risolvere problemi futuri”

Portomaggiore. “All’epoca non mi capacitavo del fatto che ci fosse un poligono funzionante e nessun atto di controllo. Mi colpì molto. Mancando una regolamentazione, nessuno sapeva cosa fare e nessuno ha fatto niente”.

È piuttosto diretto l’ex questore di Ferrara, oggi a Padova, Antonio Sbordone, sentito come testimone nel processo che vede imputato Nicola Minarelli, ex sindaco di Portomaggiore, per omicidio e disastro colposi per l’incendio al poligono che il 10 gennaio 2016 costò le vite di Paolo Masieri, Lorenzo Chiccoli e Maurizio Neri.

Sbordone – che post tragedia fece fare una relazione ai suoi uffici – evidenzia forse meglio di tutti il ‘buco’ che si è creato attorno alla struttura e che in altre udienze sembra essere emerso, e sul quale è costruita la difesa di Minarelli (avvocati Fabio Anselmo, Carlotta Gaiani e Bernardo Gentile): “Il poligono aprì nel 2012 e non so perché non è stato portato all’attenzione dell’autorità. Non se n’è occupato nessuno, nemmeno io. Avremmo potuto controllare i registri delle presenze, ma nei poligoni privati non sono obbligatori, qua a oggi non è obbligatorio niente. Avremmo potuto e dovuto fare i controlli alle persone che andavano a sparare, ma non sono obbligatori”.

La questione ruota proprio attorno a questo. Per i poligoni privati non esiste a tutt’oggi una regolamentazione, nonostante sia prevista dalla legge che richiede sia l’autorità locale di pubblica sicurezza ad autorizzarne l’attività. “L’articolo 157 (del Tulps, ndr) prevede l’autorizzazione da parte dell’autorità locale di pubblica sicurezza e rimanda a un regolamento mai emanato”, spiega l’ex questore estense, “quindi non si sa cosa andare a controllare”.

Una delle tesi accusatorie è che si sarebbe potuta e dovuta applicare per analogia la normativa che riguarda il tirassegno nazionale, attività strettamente regolamentata, i cui controlli riguardano il ministero della Difesa. Per la difesa di Minarelli, forte anche di una consulenza specialistica del prof Unife Marco Magri, non è invece possibile applicare in via estensiva quella regolamentazione stante il diverso carattere le attività prese in considerazione.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com