Cronaca
9 Giugno 2022
Clamorosa serie di ‘sfortunati eventi’ a Cosenza. L'avvocato Anselmo: “Non molliamo, non è nella nostra natura”

Processo Bergamini: saltano testimoni, giudici popolari e udienza

di Daniele Oppo | 2 min

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Non finiscono i colpi di scena nel processo per l’omicidio di Denis Bergamini. L’udienza di ieri, 8 giugno, è saltata perché mancava il numero legale dei giudici popolari: ben tre di essi, tra la notte di martedì e la mattina di mercoledì, hanno comunicato di avere un impedimento.

La circostanza ha costretto la presidente della corte d’assise, la giudice Paola Lucente, a non poter far altro che rinviare l’udienza al prossimo mese: 8 luglio.

Ma non è tutto. Perché le defezioni tra i giudici popolari non sono state le uniche: nel pomeriggio di martedì – mentre i legali della famiglia del calciatore erano in viaggio per la Calabria – anche quattro dei sette testimoni che avrebbero dovuto essere sentiti in udienza hanno comunicato di essere impediti e di non potersi presentare. Peraltro il tutto con spiacevoli circostanze precedenti.

“Una di loro – riporta l’avvocato Fabio Anselmo, che assiste la famiglia Bergamini – che aveva importunato la povera Donata Bergamini nei giorni scorsi, si sarebbe ammalata improvvisamente di lombosciatalgia. Un altro, che parimenti aveva importunato Donata (la sorella di Denis) nei giorni scorsi, lamenterebbe patologie varie di data imprecisata, che però non gli hanno impedito di contattare Donata Bergamini. Entrambi avrebbero scaricato su di lei la ‘seccatura’ di doversi recare a Cosenza, dimenticando il fatto che testimoniare è un dovere civico e soprattuto che stavano lamentandosi con la sorella della vittima morta ammazzata. Un’altra testimone sarebbe stata colpita da una improvvisa crisi depressiva, diagnosticata niente poco di meno che da un dermatologo”.

Una serie di sfortunati eventi, se così la vogliamo leggere, che evidentemente poco convince lo stesso Anselmo: “Non molliamo – è il suo messaggio -, non appartiene alla nostra natura”.

 

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