Portomaggiore. Due esagitati hanno aggredito ripetutamente una pattuglia dei carabinieri di Portomaggiore che stava assistendo alcune giovani in difficoltà. Inevitabile per loro l’arresto.

L’episodio si è verificato domenica 8 maggio, mentre a Portomaggiore era in corso la “Festa dell’Agricoltura e del Volontariato. La pattuglia dei militari era stata inviata in via Statuto dove alcune ragazzine spaventate avevano chiamato il 112 dichiarando di essere seguite da un extracomunitario. Mentre i carabinieri stavano raccogliendo dalle giovani le informazioni necessarie per ricostruire l’accaduto, sono stati aggrediti da due uomini i quali, in preda ad uno stato di alterazione psicofisica, hanno iniziato a insultare e spintonare i due militari. In via Statuto è stata fatta confluire immediatamente anche la pattuglia di Argenta, che ha prestato ausilio ai colleghi, mentre i due uomini hanno iniziato a sferrare calci e pugni.

I due aggressori sono stati quindi immobilizzati, arrestati e condotti in caserma, dove, nonostante uno dei due si fosse rifiutato di fornire le proprie generalità o documenti, sono stati identificati per D’A.S., 40enne siciliano, e F.A., 32enne lucano, entrambi residenti in zona e ben noti agli uffici di polizia.

Anche in caserma i due arrestati hanno continuato a minacciare e offendere i carabinieri e, dopo la perquisizione, D’A.S. è stato trovato in possesso anche di un coltello e di un tirapugni, subito sequestrati.

Dopo le formalità di rito i due sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza di Portomaggiore e Ferrara, in attesa dell’udienza di convalida e del processo con rito direttissimo, che si è tenuto presso il Tribunale estense martedì 10 maggio. Il giudice, dopo la convalida della misura precautelare adottata dai carabinieri, ha rinviato l’udienza dibattimentale a carico dei due imputati per i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltraggio aggravato, F.A. anche per rifiuto di fornire le proprie generalità e D’A.S. per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Rimessi in libertà, in attesa del processo, a D’A.S. i carabinieri di Portomaggiore hanno notificato un foglio di via obbligatorio dalla città portuense per tre anni.