Eventi e cultura
6 Aprile 2022
A Pontelagoscuro la prima esposizione ferrarese al Teatro Cortazar da venerdì 8 a domenica 10 aprile

‘Galbi Asva’, l’arte rom e sinti in mostra a Ferrara

di Redazione | 3 min

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Sarà a Pontelagoscuro la prima mostra ferrarese dedicata alle opere d’arte di rom, sinti e camminanti, e si terrà al Teatro Cortazar, in via della Ricostruzione 40, da venerdì 8 a domenica 10 aprile.

L’esposizione si intitola ‘Galbi Asva’, cioè ‘lacrime d’oro’, per la capacità che contraddistingue il popolo rom di trasformare il dolore in arte, e sarà inaugurata nella giornata di sabato 8 aprile alle ore 16, in occasione del ‘Romano Dives’, la giornata mondiale di rom, sinti e camminanti.

“Gli autori delle opere – spiega la curatrice Morena Pedriali – sono infatti tutti rom e sinti provenienti da tutto il mondo, e questo è importante per iniziare a costruire una narrazione diversa delle comunità, che parta dall’autodeterminazione, dalla voglia di raccontarsi oltre i pregiudizi e gli stereotipi. È molto bello anche che ci siano spettacoli e momenti di musica per stare insieme e conoscersi”.

A questa mostra si lega infatti una parte della rassegna ‘Magnifiche utopie’ di Teatro Nucleo: venerdì 8 andrà in scena ‘Fuga in Me Minore’, di Marco Luciano e Veronica Ragusa, in cui partendo dalla tormentata storia d’amore tra Arthur Rimbaud e Paul Verlaine, si affronterà la tematica della libertà dell’amore, quella libertà che si trasforma in poesia, lente d’ingrandimento dei sentimenti contrastanti che abitano ognuno di noi, mentre il 9 aprile tornerà ‘Kashimashi’, di e con Natasha Czertok, che analizzerà come il genere determini il nostro agire quotidiano: gesti, comportamenti, riti sociali. Con la lente di ingrandimento della ricerca teatrale, il ‘bestiario privato’ di Natasha Czertok si insinua, con una buona dose di autoironia, nelle dinamiche legate a quella che siamo soliti definire “normalità” e agli stereotipi  in cui ci riconosciamo, che rifiutiamo, o in cui ci sentiamo costretti.

Domenica 10 aprile, a chiusura della mostra, ci sarà un aperitivo con jam session con la comunità Rom e Sinti di Barco.

“Come Teatro Nucleo negli ultimi anni abbiamo un occhio di riguardo verso la cultura rom e sinti – spiega Veronica Ragusa-. Tutto è iniziato nel 2019 quando il Centre International du Theatre Itinerant, di cui Teatro Nucleo è unica sede italiana, organizza una carovana di artisti da Villeneuve (Francia) a Plovdiv. Plovdiv, in Bulgaria, era allora capitale europea della cultura e ospita il più grande ghetto rom di tutta Europa: Stolipinovo. Teatro Nucleo si stabilisce qui per tre settimane e offre spettacoli e laboratori gratuiti aperti a tutta la popolazione. Poi nel 2021 Mèra, una cittadina in cui convivono etnie Rom e Gabor nella regione romena di Cluj-Napoca, ospita una tappa del progetto Riote3. Nell’ambito di questo progetto vengono offerti laboratori gratuiti ai ragazzi e alle ragazze della zona, permettendoci di conoscerne affinità e divergenze, nell’ottica di una reale rivalutazione delle aree rurali in Europa, fino a quest’anno, quando Teatro Nucleo è ospite di TeatRom, festival che si svolge tra e per le comunità Rom di Budapest”.

“A Pontelagoscuro e Barco – prosegue la referente di Teatro Nucleo – la comunità sinti e rom è molto nutrita. Collaboriamo e li coinvolgiamo in molte nostre attività, laboratori, spettacoli, il nostro festival, perché sentiamo un’affinità con loro. Domenica canteremo insieme il loro inno, scritto ad Auschwitz da deportati rom, insieme ad altri brani, e cercheremo di coinvolgere tutta la comunità, da cui, soprattutto per quanto riguarda la musica, c’è molto da imparare”.

La mostra sarà aperta nei tre giorni dalle 16 alle 21, ora di inizio degli spettacoli, e l’ingresso sarà gratuito. Gli spettacoli saranno invece ad offerta libera.

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