Attualità
28 Dicembre 2021
L’evento annullato dalla Prefettura per il rischio di assembramenti

L’incendio del Castello non si farà

di Redazione | 2 min

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L’incendio del Castello estense non ci sarà. Il tradizionale evento pirotecnico di Ferrara, capace negli anni passati di richiamare oltre diecimila persone attorno al monumento simbolo di Ferrara, “non potrà svolgersi in nessuna forma”.

La notizia arriva dalla Prefettura che, alla luce del decreto legge del 24 dicembre, ha bloccato la manifestazione clou del veglione.

Il decreto impone infatti lo stop a tutti gli eventi che possano causare assembramenti in spazi aperti. Già nei giorni scorsi il prefetto Rinaldo Argentieri era dovuto intervenire per annullare in tutta la provincia i grandi eventi con pubblico e gli spettacoli pubblici per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.

Quella misura, criticata dal sindaco Alan Fabbri ma in realtà approvata dal Comune, imponeva che l’incendio del Castello avvenisse senza la presenza di pubblico.

La misura si era resa necessaria vista la preoccupante crescita dei contagi in città. Ora il nuovo e decisivo limite discende direttamente dal decreto governativo.

“Ci rimettiamo al decreto festività e agli effetti delle decisioni del governo – commenta questa volta Fabbri -. La scelta, che fa seguito ai provvedimenti governativi, di non consentire l’incendio del Castello rappresenterà  un duro colpo per le attività economiche del nostro territorio, come stanno dimostrando le disdette e il blocco delle prenotazioni che da più parti ci vengono segnalati”.

“Il sindaco ricorda che “lo spettacolo era stato progettato ipotizzando diversi scenari, in condizioni di massima sicurezza” e – sostiene Fabbri – “con protocolli che sono stati esempio a livello nazionale”.

Ma il decreto “ci ha imposto di azzerare questo lavoro. Ne prendiamo atto, nell’esprimere la massima vicinanza alle attività che saranno colpite dagli effetti di queste decisioni assunte a livello centrale”.

Fabbri afferma che “fin dall’inizio della pandemia abbiamo sostenuto il lavoro con sei bandi anticrisi e con uno stanziamento complessivo di circa 2milioni di euro”. Due milioni, specifica, di “fondi comunali”.

“Contiamo sull’apporto dello Stato – conclude – per affrontare questa nuova fase e per affrontare gli effetti delle decisioni che sono state assunte a livello centrale”.

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