Salute
17 Ottobre 2021
Grande affluenza in galleria Matteotti per la nona edizione dell'iniziativa che insegna le manovre salvavita

Ferraresi con una mano sul cuore: a lezione di rianimazione cardiopolmonare con il 118 in piazza

di Redazione | 3 min

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Il 118 è sceso in piazza per insegnare le manovre di rianimazione cardiopolmonare, sabato 16 ottobre, in occasione di ‘Viva! La settimana per la rianimazione cardiopolmonare’, giunta alla nona edizione, in cui l’appello è: ‘Per salvare una vita metti le mani sul cuore’.

“Questo è un momento importante per la nostra città – ha affermato Cristina Coletti, assessore alle politiche sociali -, e ringrazio l’azienda Ausl e tutto il personale che quotidianamente fa tanto per il nostro territorio. Il mio vuole essere un messaggio di sensibilizzazione: avviciniamoci a queste manovre perché anche nel nostro piccolo possiamo salvare la vita a chi ci è vicino”.

Della grande importanza del lavoro degli operatori sanitari ha poi parlato anche Marco Sandri, direttore del Distretto Centro Nord: “Durante la pandemia hanno dimostrato quanto sia fondamentale il loro contributo di professionisti dell’emergenza, che rispondono 7 giorni su 7, 24 ore su 24, perché la richiesta d’aiuto non va in vacanza, e questo è un grande riconoscimento che dobbiamo ai nostri operatori”.

In galleria Matteotti i molti cittadini presenti hanno quindi potuto apprendere le tecniche del massaggio cardiaco ed esercitarsi su manichini, con la supervisione degli istruttori del 118, a disposizione per fornire informazioni sull’arresto cardiaco, come riconoscerlo e come affrontarlo.

“Se mettiamo una mano sul cuore – ha spiegato Roberto Zoppellari, direttore del Dipartimento Interaziendale di Emergenza – sentiamo che questa macchina meravigliosa funziona, ma sappiamo anche che, per svariate cause, si può fermare. È quindi necessario instaurare una catena, la catena della sopravvivenza: non sempre il 118 è immediatamente disponibile quindi ‘il laico’, la persona comune, come tutti i presenti in piazza ora, può intervenire per salvare una vita. La giornata di oggi vuole sensibilizzare le persone a imparare a fare le manovre corrette, e a stabilire un patto tra sanità e cittadinanza per salvaguardare il bene più prezioso che abbiamo, la vita”.

“È veramente semplice – ha ribadito Daniele Cariani, supervisore dell’attività di formazione per i cittadini di primo soccorso cardiovascolare – iniziare una manovra di rianimazione cardiopolmonare, si può essere addirittura guidati al telefono dal 118. Prima si inizia il massaggio e più facilmente si può salvare la persona”. Come ha poi ricordato Cariani, dal 28 luglio è entrata in vigore la legge sulla diffusione dei defibrillatori semiautomatici, quindi nei prossimi cinque anni verranno stanziati fondi per installarne in tutti i luoghi più frequentati: scuole, stazioni, aeroporti e mezzi pubblici come treni e aerei. “Ferrara e provincia hanno già un livello molto capillare di diffusione – ha specificato Cariani – e la legge 28 luglio aggiunge l’obbligo di insegnare ai ragazzi nelle scuole le manovre di rianimazione cardiopolmonare, ci sarà quindi un aumento della preparazione di non addetti ai lavori per iniziare entro 3-5 minuti le manovre salvavita”.

I defibrillatori semiautomatici installati nei luoghi pubblici, il cui utilizzo, come hanno spiegato gli operatori, è davvero semplice, sono stati censiti e con un’applicazione, ‘RespondER’, è possibile, tramite la geolocalizzazione, vedere qual è l’apparecchio più vicino in caso di emergenza.

Solo in Italia 60mila persone muoiono per arresto cardiaco improvviso, e “il 70% avviene in presenza di altre persone che potrebbero iniziare subito le manovre di rianimazione cardiopolmonare”, ha ricordato il responsabile del 118 Flavio Ferioli.

Importante e commovente la testimonianza di Marco Malservigi, agente della Polizia locale di Ferrara sopravvissuto a un arresto cardiaco a 42 anni: “A settembre 2019 ero in vacanza in Sardegna e il mio cuore è andato in arresto cardiaco, solo il tempestivo intervento con rianimazione e defibrillazione mi ha permesso di essere qui oggi a raccontare questa storia, che spero possa essere d’aiuto agli altri”.

L’evento è stato accompagnato dalla musica dei dj e autisti del 118 di Ferrara Pierluigi Bernagozzi, Marco Bersanetti e Gabriele Canella, che hanno studiato una playlist per accompagnare le compressioni da 100 a 120 battiti al minuto.

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