Dopo la propria presa di posizione delle settimane scorse riguardo la carenza di personale nel Comune di Ferrara, il sindacato autonomo Diccap ha iniziato le azioni necessarie per “fare in modo che questa problematica venga calmierata e che il servizio pubblico permanga tale e garantito”.

A partire dai Servizi Demografici, dove “la situazione sta assumendo ritmi insostenibili” al punto tale che si è “ritenuto necessario invocare l’intervento di sindaco e prefetto mediante una missiva del 7 ottobre” poiché “rappresentanti governativi che garantiscono la continuità delle funzioni di Stato Civile e Anagrafe”.

“L’impoverimento di questi servizi – tuonano i sindacalisti -, i tempi di attesa per avere un appuntamento, la mancanza di operatori, anche solo per le risposte telefoniche, stanno portando all’esasperazione non solo i dipendenti, ma anche i cittadini che non possono nemmeno più rivolgersi alle delegazioni ormai senza personale e aperte a giorni alterni. Per non parlare dello spostamento di ulteriori unità presso la Certosa, dove è stato aperto un ufficio decessi distaccandolo dagli uffici di Stato Civile nella storica sede centrale di via Beretta”.

Il sindacato attacca e chiama in causa Fabbri: “Senza personale i Servizi Demografici non vanno avanti: è necessario, da parte del sindaco per primo, che intervenga personalmente sulle dinamiche che non portano ad assunzione di personale dipendente, così che la sua amministrazione possa continuare a erogare un servizio puntuale, preciso e veloce senza tempi di attesa poiché i pochi dipendenti rimasti sono inascoltati e non più in grado di seguire gli innumerevoli procedimenti che il legislatore ha messo in capo agli uffici elettorali, di Anagrafe e di Stato Civile”.

“Spostandoci di pochi kilometri arriviamo in piazza Municipale – prosegue – e apprendiamo che gli uffici tecnici dell’edilizia, che già denunciammo come anch’essi impoveriti di personale, saranno affiancati da professionisti esterni per il disbrigo delle pratiche per la fruizione del Superbonus 110%. È corretto che i cittadini non patiscano la mancata erogazione di questo bonus statale per la lentezza della burocrazia, e quindi è indubbia che la professionalità dei tecnici esterni che verranno in aiuto sarà preziosa, ma anche qui sarebbe stato possibile “fare tutto in casa propria” se i pensionamenti e gli avvicedamenti che si sono susseguiti negli
ultimi anni presso lo Sportello Unico Edilizia, e negli altri uffici interessati, fossero stati in breve tempo coperti con nuove assunzioni di tecnici comunali”.

Un altro problema si sta però addensando nel breve termine: “Dal 15 ottobre ci sarà l’obbligatorietà del Green Pass anche per il personale dipendente comunale, e per chi non ne sarà in possesso la conseguenza sarà l’impossibilità di prendere servizio, con le potenziali ricadute sull’erogazione dei servizi al pubblico. Sul tema il Diccap ha inviato ieri (ottobre 2021) un invito scritto, ferme le disposizioni normative per il contenimento della pandemia da Covid-19 già in vigore e quelle in divenire che devono e dovranno essere rispettate, all’amministrazione comunale estense che, di concerto con le altre diverse amministrazioni pubbliche, potrebbe farsi latrice di un suggerimento al governo per adottare anche la possibilità, in luogo del mancato possesso del Green pass, di
sostituirlo con la somministrazione di tamponi secondo le modalità che le autorità sanitarie riterranno opportune”.

Questi tamponi, nell’ottica di “garantire la continuità del servizio pubblico” sottolinea il Diccap, dovranno però “essere erogati in forma gratuita” e avverte: “Il tema della carenza di personale in Comune permane caldo e non ci aspetteranno mesi semplici. Nonostante ciò attendiamo fiduciosi dei cenni che non siano solo delle soluzioni temporanee ed emergenziali, ma strutturali e pubbliche. Per quanto ci riguarda noi andremo avanti con tutto quando legittimamente e contrattualmente ci è dato poter adottare per arrivare all’obbiettivo”.