Attualità
4 Luglio 2021
Mezzo secolo per la società di via Medini. Il presidente Ferrari: "Restituito valore ai 52 soci fondatori del 1971. Bilancio largamente positivo"

Cinquant’anni per la cooperativa Castello: “Mai traditi lo spirito e le proposte iniziali”

di Redazione | 3 min

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di Davide Soattin 

La cooperativa “c’era, c’è e ci sarà sempre”. A distanza di cinquant’anni dalla “visione che 52 soci fondatori ebbero nel 1971“, la cooperativa Castello ha compiuto mezzo secolo di vita. Un traguardo importante, figlio di un “percorso originale e per nulla scontato” che è stato celebrato ieri (sabato 3 luglio) nei giardini di via Medini, in occasione della giornata internazionale delle cooperative e dell’inaugurazione del nuovo polo di medicina generale “Julian Tudor Hall”.

“Lo spirito e le proposte iniziali – ha affermato soddisfatto il presidente Loredano Ferrari – non sono mai stati traditi e oggi la nostra reputazione è cresciuta, anche grazie ai risultati acquisiti. La crisi del 2008 e le mutate condizioni sociali degli ultimi anni ci hanno messo davanti a sempre nuovi bisogni e così abbiamo capito che non è più sufficiente pensare solamente ad alloggi di qualità, ma soprattutto a un rinnovato senso di comunità tramite un lavoro di ascolto attento per cambiare il volto interno e esterno della cooperativa”.

Nel complesso, dando un’occhiata sia ai numeri attuali con “731 alloggi assegnati ai nostri soci firmatati, 1.015 iscritti e tutta una serie di distribuzioni e realizzazioni in territorio provinciale” che a quelli degli anni passati, il “bilancio dei cinquant’anni non può che essere largamente positivo” e “festeggiarlo oggi significa restituire valore a chi nel 1971, nonostante le condizioni economiche e sociali del paese, dove l’inflazione mortificava i salari delle persone più deboli, è riuscito a produrre una risposta”.

Ne sanno qualcosa il sindacalista Tito Cuoghi, Marcello Folletti e Franco Guzzinati, che hanno ripercorso la genesi della coop dal 1971 ai giorni nostri, tracciando “un’esperienza di grande rilievo” come l’ha definita Chiara Bertelli di LegaCoop Estense. “Nel corso di questi anni – ha poi sottolineato Bertelli, ragionando sul presente -, c’è bisogno di ripensare l’abitare e di dare ai cittadini e ai soci dei servizi che siano nuovi”.

Questo perché “la popolazione si sta invecchiando, la vita media si sta allungando e si fanno meno figli” con la conseguenza che i “propri bisogni abitativi cambiano” a tal punto che la cooperativa Castello “continuerà a fare nei prossimi anni un lavoro che sia di analisi sia dei bisogni che delle risposte con le istituzioni del territorio e gli attori sociali per riuscire a essere comunità di abitanti oltre che cooperative”.

A fianco del direttore Massimo Buriani, anche Giovanni Monti, presidente di LegaCoop:”In cinquanta anni di storia sono stati attraversati anche momenti di grandissima difficoltà, ma è stato dimostrato che grazie all’unità si arriva a costruire delle comunità accoglienti. Unità che è anche la parola chiave e che si sostanzia solo c’è partecipazione che ci permetta di costruire il futuro. State facendo un lavoro estremamente importante e utile, unendo intelligenza, passione e cuore“.

 

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