Attualità
27 Febbraio 2021
Giornata di mobilitazione proclamata dalla Slc-Cgil regionale per carenza di organici e criticità negli uffici postali

Dipendenti delle Poste in sciopero il 1° marzo con sit-in in Prefettura

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Scandalo donazioni. “Fabbri ha preso una decisione. Ha deciso di non fare la differenza”

“Quei 50mila euro non avrebbero risolto la situazione, ma a volte anche una goccia in mezzo al mare può fare la differenza”. Michela Venturi, l’infermiera simbolo della lotta al Covid e candidata nella lista di Anselmo, non usa mezzi termini per condannare lo scandalo delle donazioni all’ospedale (mai arrivate) su conti correnti attivati da Alan Fabbri

Parte il completamento della Cittadella San Rocco all’ex S. Anna

Entra nel vivo una nuova fase della riqualificazione complessiva la Casa della Comunità Cittadella S. Rocco, interessata già da mesi da molteplici interventi. “Verso la nuova Casa della Comunità” questo il claim ideato dall’azienda Sanitaria per identificare il processo di trasformazione innescato nel nucleo storico dell’ex Arcispedale S. Anna di Ferrara

(immagine d’archivio)

L’organico insufficiente (-30%) sta provocando un forte ridimensionamento del servizio e criticità negli uffici postali, per questo la Slc-Cgil ha proclamato uno sciopero regionale per lunedì 1 marzo. A Ferrara i dipendenti di Poste Italiane aderiranno dando anche vita a un sit-in che si svolgerà davanti alla sede della Prefettura, in corso Ercole I d’Este, dalle ore 10.30 alle 11.45, nel rispetto delle normative anti Covid.

Il sindacato di categoria riferisce di aver denunciato da mesi le forti criticità negli uffici postali e nei centri di recapito, ma “dall’azienda nessuna risposta”. Il motivo delle criticità è legato alla “carenza strutturale del personale, che tra l’altro sta producendo la messa in appalto ad aziende esterne delle linee di trasporto postale”. È lo scenario che ha portato la Slc-Cgil ad aprire una lunga mobilitazione, fino allo sciopero regionale di lunedì 1 marzo.

“Il numero degli addetti, che ha subito un calo del 30% negli ultimi otto anni – spiega il sindacato – è infatti insufficiente in tutti gli ambiti aziendali. Nel 2012 erano 11.100 gli addetti (tutti a tempo indeterminato), nel 2016 sono scesi a 9.457 (tutti a tempo indeterminato) per poi calare ancora nel 2020 fino a toccare quota 7.738 (ai quali vanno aggiunti 354 lavoratori precari) su un totale di 896 uffici postali. E così il combinato disposto tra la difficile situazione sanitaria del Paese e le scelte di Poste Italiane di riorganizzarsi sul territorio senza un’adeguata copertura degli organici, sta provocando un forte ridimensionamento del servizio postale inteso come servizio pubblico, essenziale e universale, mettendo a serio rischio intere comunità della regione”.

“È una situazione inaccettabile – commenta Giuseppe Ledda, coordinatore regionale Slc Cgil – che vede in grossa difficoltà i lavoratori e le lavoratrici, chiamati ogni giorno a smaltire lunghe file anche dopo l’orario di lavoro. Eventi spiacevoli che si risolvono solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. La carenza di organico sta producendo importanti disservizi. Le lavorazioni interne nei vari centri di recapito non sono più sufficienti a garantire l’uscita in orario dei portalettere e la chiusura delle lavorazioni a fine orario. La carenza dei portalettere non permette il rispetto di tempi di consegna previsti. E tutto questo – conclude Ledda – sta provocando un aumento dello stress per le lavoratrici e i lavoratori legato proprio al peggioramento delle condizioni di lavoro”.

Per queste ragioni, dopo una serie di incontri con l’azienda “che non ha mai voluto rispondere alle nostre richieste”, il sindacato ha aperto una lunga mobilitazione iniziata a novembre e proseguita fino a febbraio con lo sciopero dello straordinario per un mese e lo sciopero generale di lunedì 1 marzo. In quella giornata, tutte le segreterie provinciali Slc Cgil consegneranno ai prefetti una lettera aperta che è stata inviata al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, all’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, al presidente dell’Anci regionale, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, e a tutti i sindaci del territorio.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com