Jolanda
12 Novembre 2020
L'accusa è turbativa d'asta per l'attuale vicesindaco. Per Alberti anche falso ideologico in atto pubblico. Disposte altre indagini

Gara sospetta per la scuola di Jolanda, ex sindaco Elisa Trombin e dirigente davanti al giudice

Elisa Trombin
di Redazione | 3 min

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Elisa Trombin

Elisa Trombin

Una gara sospetta per il rifacimento delle pertinenze esterne di una scuola elementare vede imputata per turbativa d’asta Elisa Trombin, attuale vicesindaco di Jolanda di Savoia, per dieci anni sindaco a capo di una civica e alle recenti elezioni regionali capolista per la candidata della Lega Lucia Borgonzoni.

Accanto a Trombin è imputato, per lo stesso reato e per falso ideologico in atto pubblico, l’allora dirigente comunale responsabile del settore tecnico del Comune Francesco Alberti.

La procura ha indagato sull’assegnazione diretta dell’esecuzione dei lavori per la riqualificazione del giardino del complesso scolastico “Don Chendi” avvenuta nel 2015. L’incarico venne affidato a una ditta, senza gara.

Per rimediare a tale irrituale modalità, secondo la pubblica accusa l’allora sindaco Trombin e Alberti, “con mezzi fraudolenti”, avevano indetto una gara ad hoc per un importo di circa 50mila euro.

Ma anche quella gara, decisa con la determina 225 del 16 settembre 2015, presenterebbe dei problemi.

Il pm Isabella Cavallari, che ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi gli imputati, fa notare che vennero invitate solo tre imprese invece delle cinque previste dal Codice degli appalti, “nonostante fossero facilmente reperibili molte altre aziende che operano nel settore”. Venne inoltre fissato un termine brevissimo per la presentazione delle offerte (10 giorni) e per l’esecuzione dei lavori (20 giorni).

L’assunto della procura, in sintesi, è che il bando venne preparato su misura per la ditta che di fatto aveva già iniziato i lavori.

Alberti ha a suo carico anche il falso ideologico in atto pubblico perché, redigendo il verbale di consegna dei lavori in via d’urgenza alla ditta in questione il 28 settembre 2015, avrebbe attestato che i lavori non erano ancora iniziati. In realtà, secondo le indagini, erano già stati eseguiti per quasi un terzo del totale.

Sempre Alberti è accusato di falso per aver redatto la nota del 20 ottobre 2015 indirizzata al sindaco circa l’iter seguito per lo svolgimento dei lavori di riqualificazione del giardino scolastico. In quel documento affermava di aver assunto un parere legale dallo studio Anselmo circa la corretta procedura per l’affidamento dei lavori. Ma quel parere non risulta esser mai stato dato.

La stessa nota, poi, non faceva menzione del fatto che i lavori erano già iniziati grazie all’incarico diretto conferito senza i crismi di legge dal sindaco Trombin.

Se da una parte il pm ha chiesto il rinvio a giudizio, le difese (rappresentate dall’avvocato Fabio Anselmo per Trombin e Riccardo Caniato per Alberti) si sono pronunciate per il proscioglimento. Il gup Carlo Negri non ha accolto nessuna delle due richieste e ha emesso un’ordinanza per disporre l’integrazione delle prove, ordinando un supplemento di indagine in relazione a tutti e tre i capi di imputazione.

Nel caso dell’ipotesi di turbativa d’asta, il gup chiede di capire da dove emergano i mezzi fraudolenti rispetto, da una parte, alla scelta di invitare solo tre ditte anziché cinque e, dall’altra, alla brevità della procedura di negoziazione per l’assegnazione.

L’udienza preliminare è stata aggiornata al 27 gennaio 2021.

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