1° Maggio di lotta e di lavoro
Forse non ci siamo ancora accorti di tutte le ingiustizie che ogni giorno ci trascinano verso il baratro. Restiamo uniti santa pazienza, altrimenti sarà la fine
Forse non ci siamo ancora accorti di tutte le ingiustizie che ogni giorno ci trascinano verso il baratro. Restiamo uniti santa pazienza, altrimenti sarà la fine
“MEI” diranno in tanti, “ma chi ti leggeva” diranno altri, ecco allora è arrivato il momento, perché tutto finisce ed io lo voglio annunciare. Devo dire che mi sono divertito tantissimo, creando discussioni persino all’interno della Berco, la fabbrica in cui per...
La chiamo “Luce di Ghali”, a mio avviso ha fatto scattare qualcosa dentro a tante coscienze… Si Sig. Amdouni sei un Italiano vero, tanti come te, grazie per le tue parole
Senza di lui e senza Estense.com le nostre lotte non sarebbero state le stesse. Ha dato voce a chi non aveva una voce, alle nostre paure, alle nostre speranze, in tutte le nostre vertenze
Li vedremo apparire belli come non mai, alla messa di mezzanotte, con le loro facce pulite e i loro vestiti nuovi, in quel mesto silenzio che solo una chiesa triste e ammalata riesce a offrire. Li vedremo pregare per i più poveri e indignarsi per i bambini che...
È appena terminata l’ennesima vertenza della Thyssenkrupp Berco di Copparo con un “accordo ponte” che scadrà tra due anni.
L’andamento della situazione in Berco obbliga tutti, dal cittadino alle Istituzioni, ad una profonda riflessione che non può più essere merce accademica fine a se stessa, piuttosto mezzo per arrivare a soluzioni e strategie utili ed efficaci.
Le richieste della Thyssenkrupp Berco erano: la perdita del livello di contrattazione aziendale con applicazione del contratto collettivo nazionale.
Questo significava perdita di risorse, impoverimento dei lavoratori e conseguente impoverimento di tutto il territorio.
Meno, molti meno soldi per gli operai Berco significava pochissimi soldi riversati nelle altre attività del territorio.
Ancora, siamo passati attraverso tre violente ristrutturazioni aziendali che hanno portato da quasi 3000 dipendenti agli attuali 1400. Quanto ancora bisognerà pagare in termini di lavoratori che perdono il posto di lavoro con l’incubo e il miraggio di ritrovare una ricollocazione? Possiamo invece tentare di non disperdere un patrimonio costituito dal ciclo produttivo interno per evitare inutili ristrutturazioni e poi pagare in efficienza e qualità del lavoro, con immaginabili conseguenze? Copparo vive di Berco, lo si voglia ammettere, e così molti Comuni limitrofi anche del vicino Rodigino. Si vuole attuare una strategia, un’azione congiunta che svegli le coscienze e porti ad una battaglia seria ed organizzata per evitare il peggio per Berco?
Oppure assisteremo alla solita iniziativa al termine del tempo concesso (2022) nei minuti di recupero, ammirando la grandezza di quello che è stato un grande complesso industriale capace di dare solidità e serenità a tante di famiglie.
Chiedo al sig. Sindaco di Copparo che tra due anni sarà ancora in carica, se riuscirà a garantire questo passaggio, se stia pensando a strategie politiche per mettere fin da subito Berco al centro della discussione Politica.
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