Cronaca
14 Ottobre 2020

Omicidio stradale, condannata la figlia della vittima

di Redazione | 1 min

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Non diede la precedenza all’auto che proveniva dall’Acciaioli e per questo motivo fu la unica responsabile dell’incidente che provocò la morte dell’anziana madre, seduta al suo fianco.

Il giudice Sandra Lepore ha dovuto condannare a 1 anno e 4 mesi Milena Seghedoni, oggi 71 anni, per l’omicidio stradale di Giannina Lodi, 88 anni.

L’anziana perì in un incidente stradale nell’ottobre del 2016 a Lido delle Nazioni, all’intersezione tra viale Continenti e via Imperiali, già teatro di altri simili sinistri.

Quel giorno la Toyota Corolla sulla quale viaggiavano le due donne di Modena si scontrò con un furgone Fiat Ducato condotto da Martin Gelli, 46enne artigiano di Comacchio.

Per Gelli, coimputato difeso dall’avvocato Simone Berghenti del foto di Ferrara, il pm aveva chiesto un anno e due mesi (un anno e otto mesi per Seghedoni). Il comacchiese è stato assolto.

Dal dibattimento è emersa la responsabilità della conducente della Toyota, difesa dall’avvocato Paolo Ricci Messori del foro di Modena, che non avrebbe concesso la precedenza all’incrocio. L’auto di Gelli percorreva la strada ai 68 km orari, rispettando quindi il limite dei 70, ma a ridosso dell’incrocio, quando si è visto attraversare la strada, non ha potuto far nulla per evitare l’impatto.

Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni.

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