Attualità
25 Settembre 2020
Un gruppo di cittadini preoccupato per il futuro della Rodari

A Ferrara è SOS biblioteche

di Redazione | 2 min

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“Siamo un gruppo di cittadini preoccupati per la chiusura, seppur temporanea e dovuta all’assenza di personale, della biblioteca Gianni Rodari nel quartiere di via Bologna. 

Il servizio era già ridotto dopo il lockdown, con una sola apertura settimanale”. È la lettera firmata da 32 cittadini preoccupati per le sorti dei ‘templi della cultura’ a Ferrara.

Nonostante infatti le rassicurazioni rilasciate dall’assessore Marco Gulinelli un anno fa a Estense.com, “il sistema bibliotecario di Ferrara sta arrivando ad un punto di non ritorno”. Le biblioteche della città infatti non hanno riaperto al pubblico in tempi e modi sufficientemente fruibili, “mentre lo hanno fatto nei paesi della provincia e negli altri capoluoghi emiliani”.

“Grave è il problema della carenza di personale qualificato, sul quale non ci soffermiamo – spiega il gruppo che si firma Cittadini per la biblioteca Gianni Rodari -; già i sindacati ne hanno chiesto conto all’amministrazione, sostenuti da una petizione popolare firmata da 2000 cittadini. Il problema è talmente acuto, in particolare per le biblioteche Rodari, San Giorgio e Porotto, per cui si può temere un ulteriore ridimensionamento, se non la chiusura”. 

La biblioteca Rodari, aperta nel 1980, ha sempre rappresentato nel quartiere un punto di coesione sociale, fanno notare i firmatari, “in quanto non si è limitata al pur fondamentale prestito librario, ma ha prestato attenzione al territorio, organizzando e sostenendo innumerevoli attività rivolte sia ai ragazzi che agli adulti ( citiamo soltanto: una continua collaborazione e laboratori didattici con le scuole di ogni ordine e grado, incontri con gli autori, mostre tematiche ecc. e non possiamo tacere “Le belle storie”, l’ora del racconto dedicata ai bimbi da zero a 7 anni, che dal 1994 dura tutt’ora)”. 

I cittadini chiedono quindi all’amministrazione comunale che “il servizio riprenda al più presto, non certamente con le limitazioni attuali: apertura un solo pomeriggio alla settimana. Riteniamo fondamentale per la comunità di questo quartiere usufruire ancora di un servizio pieno della biblioteca Rodari, come luogo pubblico di aggregazione sociale oltre che di importante riferimento culturale”.

Il gruppo sollecita “con forza un rapido intervento dell’assessore alla cultura, ricordandogli le parole da lui stesso pronunciate recentemente e riferite dalla stampa: «Ero sicuro che sarebbe venuto il momento in cui i cittadini avrebbero avuto bisogno della cultura e dell’ arte, anche solo per trarne conforto». Ecco: abbiamo bisogno del conforto della nostra biblioteca Rodari!”.

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