Cronaca
14 Luglio 2020
La difesa chiede l'assoluzione, la Corte d'Appello di Bologna conferma le pene da 8 a 5 anni per il tentato omicidio di via Olimpia Morata

Agguato con machete, condanne confermate in appello

di Redazione | 1 min

Leggi anche

Intrappolati nel debito, spacciatore trasforma minorenni in rapinatori

Avrebbe costretto due minorenni a spalleggiarlo in alcune rapine per saldare un debito di droga. È questa l'accusa formulata dalla Procura di Ferrara nei confronti di un 22enne italiano, per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio per estorsione ai danni di due giovani e spaccio di sostanze stupefacenti

Scomparso 19enne, avviate le ricerche

È scomparso il 4 novembre Federico Baruzzi di 19 anni, residente a Lugo, comune della provincia di Ravenna. La denuncia è però arrivata alla Questura di Ferrara che ha diramato l'allerta anche nel nostro territorio

Addio al professor Sandro Cardinali

Profondo cordoglio nel mondo accademico ferrarese per la scomparsa del professor Sandro Cardinali, docente di Storia della filosofia moderna all'Università degli Studi di Ferrara

Henry Harehobor, Glory Egbogun e Kingsly Okoase

La Corte d’Appello di Bologna ha confermato le condanne per tentato omicidio per l’agguato con machete, avvenuto il 30 luglio del 2018 in via Olimpia Morata ai danni di Stephen Oboh, in un regolamento di conti tra bande rivali di nazionalità nigeriana.

La prima sezione del collegio, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, dopo un’ora di discussione e altrettanto tempo per la camera di consiglio è arrivata a confermare la sentenza del processo in abbreviato per tutti e tre gli imputati.

Nessuno sconto di pena quindi per Henry Harehobor, 29 anni, detto Threeman, difeso dall’avvocato Irene Costantino, condannato a 8 anni e 2 mesi. Fu l’ultimo ad essere arrestato, raggiunto dalla Polizia in Francia, doveva aveva trovato riparo.

Confermati i cinque anni ciascuno per Glory Egbogun, detto Omomo, 27 anni, difeso dagli avvocati Pierangela Tilli e Giampaolo Remondi, e Kingsly Okoase, 25 anni, detto Oje, assistito da un avvocato di Parma.

La difesa aveva chiesto l’assoluzione, appellandosi all’insufficienza di prove per accertare la partecipazione ‘attiva’ dei propri assistiti al violento agguato con machete. Una tesi rigettata dalla Corte d’Appello che ha confermato la pena per tutti e tre.

Fissati i 60 giorni per il deposito delle motivazioni, gli avvocati Costantino e Remondi annunciano che presenteranno ricorso in Cassazione.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com