Attualità
1 Luglio 2020
Ultimo giorno a Cona per il direttore generale uscente, il direttore sanitario Eugenio Di Ruscio e il direttore amministrativo Savino Iacoviello

Fine mandato per Carradori: “Nessun rimpianto, dispiace la mancata unificazione con l’Usl”

di Redazione | 2 min

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Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Tiziano Carradori si congeda dalla città, prima di tornare in Romagna in veste di direttore generale dell’Ausl, e lo fa tirando le somme del lavoro svolto, fino alla gestione dell’emergenza Covid e i tentativi di integrazione tra Azienda Ospedaliera e Usl Ferrara.

“Fin dal primo giorno sono arrivato qui per provare a dare il meglio di me stesso, cercando di portare qualcosa di positivo. Il giudizio lo lascio ad altri – dice Carradori -. Sono un radicale non violento, ma che dice sempre quello che pensa, anche quando non fa piacere all’interlocutore. Guardando indietro, non ho rimpianti, ma delle mancanze verso ciò che non sono riuscito a fare, come la collaborazione con l’Usl che doveva essere fatta e che per certi aspetti non sempre ha funzionato. Purtroppo, non ci si può integrare senza presupposti condivisi, che possono anche essere modellati tra le parti. Fin dal primo giorno ho cercato questa integrazione. L’obiettivo principale non era la fusione delle due aziende, ma l’integrazione: nella storia non troverete mai il fallimento di un processo di integrazione, ma di fusione invece sì”.

“Questa emergenza ha messo in luce l’operato di tutto il personale sanitario – aggiunge Carradori –, non eroi ma professionisti 365 giorni l’anno. L’emergenza ci ha fatto vedere come sarebbe necessario cambiare alcune regole, e mi riferisco ai colleghi specializzandi, ragionando su nuove forme. Non può servire una tragedia per prendere consapevolezza dell’importanza del servizio sanitario. Dobbiamo guardare a ciò che è successo con lo spirito giusto per il futuro”.

Parole di congedo anche per il direttore sanitario Eugenio Di Ruscio: “Questo per me è stato l’ultimo giro di giostra. È stato sicuramente faticoso ma piacevole, non tutto idilliaco. Per il futuro sarà necessario guardare a ciò che si può fare in collaborazione e non ognuno per se stesso. Quest’ultimo periodo di emergenza Covid contraddice la difficoltà di integrazione, essendo riusciti a dare una risposta efficace di organizzazione e trasparenza”.

Saluti solo rimandati invece per il direttore amministrativo Savino Iacoviello, che avrà il compito di trovare insieme al nuovo commissario Paola Bardasi il prossimo direttore amministrativo dell’Azienda. “Difficile dare continuità al lavoro di amministrazione, ma spero di aver fatto comprendere lo spirito di ciò che è stato fatto e che non rimangano solo le parole”.

Infine, riguardo il tema della carenza posti letto e tempi di attesa in pronto soccorso, Carradori lancia le linee guida per il futuro secondo le quali sarebbe necessaria “un’espansione degli edifici dell’ospedale di Cona, piuttosto che la costruzione di ulteriori strutture altrove”. Non altri ospedali quindi, ma flessibilità a superficie aumentata.

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