A che punto sono i lavori sui gioielli monumentali di Ferrara dopo il lockdown? Il Pd chiede, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Maggi risponde con una breve carrellata di aggiornamenti sul piano delle opere pubbliche.
Il cantiere a palazzo dei Diamanti partirà presumibilmente a metà ottobre, dopo la chiusura dell mostra “Un artista chiamato Banksy” (visitabile fino al 27 settembre), il conseguente disallestimento e la consegna dei lavori alla Cooperativa Edile Artigiana. Gli interventi all’interno, del valore di 4 milioni, dovrebbero durare un anno e nel frattempo potrà partire il secondo lotto (da un milione) per cambiare l’arcinota passerella e sistemare il giardino. La riapertura, almeno parziale, è prevista a inizio 2022.
Bisognerà aspettare minimo il 2023 per poter rientrare a palazzo Massari. Il percorso procede a rilento dopo il blocco all’ampliamento, dovuto a una discussione sul rivestimento del corpo scala e relativo collegamento. Il progetto, revisionato, è stato inviato alla Soprintendenza per ottenere (questa volta) il nulla osta. Se tutto va come deve, l’aggiudicazione dei lavori avverrà a giugno 2021 e il cantiere si chiuderà nel giro di due anni.
Un “iter contorto”, per usare le parole di Maggi, anche quello che riguarda il Mercato Coperto di via Santo Stefano. “L’Anac ha stoppato il project financing lanciato dall’amministrazione precedente perché ha ravvisato diverse violazioni, in sede di autotutela abbiamo annullato la procedura di gara e adesso stiamo valutando la futura destinazione di questo complesso centrale” dichiara l’assessore.
“Adesso? Risulta tutto fermo dopo un anno” pungola il consigliere comunale Pd Francesco Colaiacovo. “E magari vanno rassicurati gli operatori commerciali ancora insediati lì” aggiunge Roberta Fusari (Azione Civica). “Serve un’attenta valutazione per arrivare a una gestione efficiente e per sfruttarne le potenzialità, non vogliamo fare gli errori commessi in passato” ribatte Fornasini che assicura due cose: “La destinazione non potrà non tenere conto della gente che ci lavora e ci teniamo a salvaguardare gli affreschi di Marco Jannotta lungo la strada, è stato un suo regalo alla città che va tutelato”.
È imminente l’avvio dei lavori – dopo il ritardo causato dal sequestro da parte del tribunale – allo stadio Mazza. Giovedì 24 giugno partiranno le opere di completamento delle recinzioni esterne che dovrebbero terminare a settembre. Il costo è di 400mila euro.
Non è proprio un gioiello, ma i residenti hanno richiesto tramite petizione una ciclabile in via Arginone. E forse non verranno accontentati. “Gli uffici tecnici hanno rilevato diverse criticità per realizzare la pista ciclabile: la strada è stretta, a doppio senso di marcia, è attraversata dall’autobus in entrambe le direzioni e vede macchine parcheggiate sulla banchina, con aree di sosta private in una via sostanzialmente residenziale” riporta l’assessore.
“È difficile ma non impossibile, si potrebbe valutare la possibilità di attivare il senso unico tra le due rotatorie di via Trenti e via Monsignor Maverna, che varrebbe anche per i mezzi pubblici, e di sacrificare la sosta delle auto” commenta Maggi che si riserva di parlarne con il collega Lodi (il vicesindaco con delega alla Mobilità, ndr) prima di avanzare ulteriori ipotesi.
E la collocazione dell’Ufficio Sport? “Attualmente è situato al centro Spal in via Copparo ma i locali non sono accessibili ai disabili e la coambientazione con una squadra di Serie A è ovviamente difficile – replica l’assessore allo Sport alla curiosità del consigliere leghista Luca Caprini -. A giorni decideremo se trasferire temporaneamente gli uffici al Mercato Coperto in attesa dei lavori all’ex Circoscrizione di via Bologna, la sua sede definitiva”.
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