Attualità
5 Giugno 2020
Sondaggio di Udu in tutti gli atenei: oltre il 67% afferma di essere in crisi economica. Chiesto lo spostamento della scadenza per ottenere i crediti

Covid, il 61% degli universitari teme di perdere la borsa di studio

di Redazione | 3 min

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Data l’emergenza Covid-19 venutasi a creare nell’ultimo periodo, le quattro basi confederali del sindacato studentesco Unione degli Universitari di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e Forlì hanno deciso di procedere alla creazione di un sondaggio mirato a capire l’attuale situazione degli studenti borsisti nella regione.

Il questionario è stato realizzato con l’intento di avere una percezione quanto più realistica delle difficoltà che gli studenti, aventi diritto della borsa di studio, si ritrovano ad affrontare nella attuale situazione emergenziale.

È stato somministrato un questionario presso tutte le università della Regione e sono state raccolte più di 3400 risposte di studenti borsisti.

I risultati mostrano chiaramente uno stato di emergenza sul fronte delle borse di studio e del diritto allo studio e degli strumenti per poter seguire la didattica a distanza.

Circa il 20,8% ha affermato di aver gli strumenti adatti a poter seguire le lezioni da casa e poter svolgere gli esami on-line nella prossima sessione estiva. “Questo dato non è da sottovalutare – analizza Udu – poiché la didattica a distanza aumenta le disuguaglianze economiche anche in quei nuclei familiari dove prima non era presente”.

Uno dei dati più preoccupanti è quello legato alla difficoltà economica dei nuclei familiari degli studenti: oltre il 67% afferma di essere in crisi economica. “Questo dato – prosegue l’unione – fa riflettere e pone l’accento sulla creazione di misure di welfare per poter aiutare i più bisognosi”.

Ciò che maggiormente preoccupa il sindacato studentesco è la difficoltà degli studenti per il raggiungimento dei crediti per mantenere la borsa di studio. Il 61% degli intervistati ha affermato di essere in difficoltà e di non sapere se riuscirà a mantenere il proprio beneficio.

“Questo problema apre poi una serie di effetti drammatici qualora gli studenti perdano la borsa di studio: infatti oltre il 50% di essi utilizza la propria borsa per pagare l’affitto del proprio alloggio e la perdita del beneficio comporterebbe molti problemi per studenti e famiglie” riportano gli studenti-sindacalisti, che hanno chiesto ai loro coetanei quale fosse la soluzione migliore per risolvere il problema e “tra le risposte che siamo riusciti a raccogliere, la popolazione studentesca fa risaltare principalmente tre soluzioni tra quelle che abbiamo indicato”.

Il 64,7% degli studenti e delle studentesse che hanno risposto a questo quesito ritengono che tra le soluzioni indicate la più consona consista nello spostamento della scadenza per il raggiungimento dei crediti necessari all’ottenimento della borsa di studio. Il 47,2% di coloro che hanno risposto, invece, concorda con la necessità di diminuire il numero di Cfu necessari relativamente all’ottenimento della borsa di studio. Il 31% sottolinea invece la necessità di creare degli ulteriori punti bonus – oltre a quelli già presenti – finalizzati a rispondere nello specifico alla situazione Covid-19.

“Ciò pone al centro il fatto che la situazione in cui versiamo non possa essere considerata unicamente sotto un punto di vista economico: la popolazione studentesca sta riscontrando maggiori difficoltà rispetto a prima nel conseguire gli esami, non solo per i problemi connessi alla didattica online ma anche per la condizione psicologica complessa entro la quale si trovano” conclude l’Unione degli Universitari che consegnerà il prima possibile questi dati e le proposte politiche ad Ergo e alla Regione “affinché si possa trovare la soluzione più consona per la salvaguardia dei diritti degli studenti universitari dell’Emilia Romagna”.

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