Attualità
19 Maggio 2020
Code ai negozi, annunci di liquidazione, tante chiacchiere tra i passanti e qualche auto in sosta di troppo: il primo lunedì della 'Fase 2' trova una Ferrara volenterosa ma un po' caotica

Tra la preoccupazione e l’entusiasmo, Ferrara prova a ripartire

di Ruggero Veronese | 3 min

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“Si naviga a vista, ma almeno si naviga”: si potrebbe riassumere con le parole di un negoziante di via Garibaldi l’umore generale che stamattina (lunedì 18 maggio) permeava Ferrara. Da un lato la preoccupazione per una situazione economica complessiva mai così grave e incerta (neppure ai tempi della grande crisi del 2008), accompagnata però da una diffusa voglia di rimettersi in gioco da parte delle centinaia di imprese e negozi che finalmente, dopo due mesi di totale ‘lockdown’, hanno potuto riaprire i battenti.

Del resto basta osservare per qualche minuto il via vai in centro storico per rendersi conto che l’entusiasmo e la voglia di tornare a immergersi nella quotidianità non manca né da parte dei negozianti né nella clientela, che approfitta della riapertura dei negozi anche per avere l’occasione di inorciare qualche conoscente e ritrovare quel contatto umano mancato per mesi. Tra corso Martiri della Libertà, via San Romano e via Garibaldi si possono notare numerosi gruppetti in fila per entrare nelle attività appena aperte, con il personale che puntualmente si affaccia a invitare i più distratti o disattenti a mantenere le distanza. Una situazione che per la verità dà origine anche a diversi ‘assembramenti’ al limite del consentito, in particolare in corrispondenza di strettoie o cantieri che limitano lo spazio a disposizione. I raggruppamenti più evidenti si notano però di fronte ai negozi la cui riapertura, purtroppo, sarà solo temporanea: non mancano infatti le vetrine che annunciano sconti e liquidazioni (anche del 70-80%) per cessata attività, che in alcuni casi vengono quasi presi d’assalto dalla clientela.

Sono proprio questi annunci l’immagine più amara di una giornata che, per il resto, viene vissuta con un generale entusiasmo e ottimismo. Anche la critica più diffusa al governo e agli altri enti pubblici, ovvero la mancanza di linee guida chiare ed esplicite, non sembra fermare la volontà dell’economia ferrarese di rimettersi in gioco: “Fino alle 11 di ieri sera non sapevamo ancora se stamattina avremmo riaperto – raccontano alcuni negozianti di via San Romano -. Se non ci schiacciano con troppe norme ce la possiamo fare”. In piazza Travaglio il mercato all’aperto del lunedì ha ormai riaperto i battenti, ma solo per il comparto alimentare: “Le altre attività – racconta un commerciante ortofrutticolo – dovrebbero tornare la settimana prossima. C’è stata un po’ di confusione nel governo per quanto riguarda noi venditori ambulanti”.

Tra le richieste più urgenti e sentite, sia da parte delle imprese che per quanto riguarda la clientela, c’è sicuramente quella per un maggior utilizzo degli spazi all’aria aperta: “Si potrebbe pensare di assegnare uno spazio pubblico in un’area verde alle varie attività ferraresi, un po’ come succede con gli stand durante i festival – è il suggerimento di un barista di via Mazzini -, in modo da non penalizzare chi come noi non può avere un gran spazio all’esterno per la distesa. Dovremmo puntare tutti di più su quel tipo di economia che si può realizzare negli spazi aperti. Scuole e spettacoli? Se fosse per me organizzerei anche quel genere di attività nei parchi pubblici”.

Tra le note dolenti di questo primo vero giorno in ‘fase 2’, bisogna però notare il ritorno di un fenomeno piuttosto recente che nei mesi di lockdown aveva subito uno stop: l’invasione della Ztl in centro storico da parte di auto e furgoni. Dalle 9 e mezza a mezzogiorno si potevano infatti vedere mezzi in sosta lungo buona parte dei marciapiedi di corso Martiri della Libertà, mentre in piazza Savonarola diverse automobili del Comune parcheggiavano senza troppi riguardi proprio davanti ai volti che danno accesso a Piazza Castello, bloccandone in parte l’accesso. Un modo di parcheggiare che forse non infrange particolari norme – almeno se consideriamo la presenza sul posto della polizia municipale, che non interviene – ma che solleva dubbi e commenti decisamente poco lusinghieri da parte dei passanti che assitono alle manovre dei mezzi comunali, e che per questo motivo ci sembra corretto segnalare.

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