Attualità
19 Febbraio 2020
Oltre 26mila multe per 2,8 milioni di euro. Bene drone e Targa System, ma mancano gli agenti. Castagnoli: "Ci sentiamo come Leonida quando ha affrontato i persiani"

Per la Polizia Provinciale un bilancio ‘tecnologico’

di Redazione | 3 min

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Competenza e tecnologia per compensare un organico ridotto. Sono le linee guida che muovono la Polizia Provinciale di Ferrara che nel gestire le competenze storiche, come caccia e pesca, fino al presidio sulle strade e al crescente impegno in campo ambientale, si sente come “Leonida quando ha affrontato i persiani”.

Una metafora ironica ma calzante per un organico che conta quindici persone “ma dovremmo essere in ventisette”. A ‘dare i numeri’ è il comandante Claudio Castagnoli che, accolto dalla presidente della Provincia Barbara Paron nella sala del consiglio provinciale del Castello Estense, presenta i “dati riassuntivi dell’attività svolta nel 2019, ponendo sempre legalità, rispetto per l’ambiente e ascolto in cima al nostro agire”.

“Un compito svolto magistralmente” da un corpo “non abbastanza numeroso” che compensa “quello che manca nel numero con la competenza” fa gli onori di casa Barbara Paron, accogliendo il commissario superiore Laura Trentini (ex comandante della Polizia Locale, da poco inserita nell’organico della Polizia Provinciale), gli agenti Davide Latta e Massimo Franceschi e l’agente scelto Marco Ravaglia, tornato in servizio dopo il grave ferimento per mano del killer tristemente conosciuto come Igor il russo.

Insieme a loro, in bella mostra, il nuovo drone con tecnologia ad infrarossi, usato di notte anche in chiave antibracconaggio, la Bodycam e il dispositivo denominato Targa System “per cercare di togliere dalla circolazione auto non assicurate e senza revisione”. Un sistema che legge la targa del veicolo e in brevissimo tempo segnala alla pattuglia più a valle se la macchina che sta per passare è provvista o meno di assicurazione o revisione. “Non è necessaria la presenza di segnalazione – spiega Trentini – perché lo strumento non è omologato per sanzioni a distanza”, infatti toccherà poi alla pattuglia accertare l’effettiva trasgressione e in caso affermativo fare la sovvenzione.

Il successo registrato dall’impiego delle nuove strumentazioni in dotazione sta nei numeri: in tutto il 2018, per esempio, sono state elevate 21 sanzioni a veicoli non in regola con il pagamento della polizza assicurativa, mentre con l’utilizzo del Targa System nel solo mese di gennaio 2020 sono già 16 le violazioni accertate. Dati analoghi sono riscontrati per quanto riguarda il mancato rispetto della revisione del veicolo: nel 2019 sono state 116 le infrazioni, mentre sono 72 nel solo mese di gennaio di quest’anno.

Fra i dati più significativi della complessiva attività svolta dagli uomini in divisa della Provincia, spicca il numero di 26.670 che corrisponde al totale delle sanzioni amministrative, che equivalgono a un importo di 2.807.186 euro. Oltre 26mila sono, nello specifico, i verbali redatti nell’ambito dell’attività di controllo stradale, di cui il 66% pagati (17.308) e il 34% non riscossi (9.022).

Un’attività, quella legata al codice della strada, che va di pari passo con “quelle storiche, come la pesca e la caccia, e al crescente impegno in campo ambientale, con iniziative che vedono un costante aumento di partecipanti, la creazione di una TvVerde su Youtube e le tante attività a difesa dell’ambiente”.

Il comandante è preoccupato per l’aggravarsi dell’inquinamento che vede come “uno dei più grandi problemi la plastica”, ma anche il surriscaldamento che provoca “temperature primaverili in febbraio”. In particolare Castagnoli si sofferma sul risveglio delle api, provocato appunto dalle temperature elevate, e dice di credere che “la cosa più importante che abbiamo sia l’ambiente”. “Non sono Trump, Putin o Xi Jinping ma, diceva qualcuno, un battito di ali da una parte del mondo può provocare un uragano dalla parte opposta”.

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