Jolanda
22 Gennaio 2020
La capogruppo Dellacecca analizza la misteriosa e 'ingarbugliata' vicenda e invita Pezzolato a chiarire tutto in un incontro pubblico

Jolanda, l’opposizione sulle paventate dimissioni del sindaco: “Fumo negli occhi”

di Redazione | 2 min

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Gabriella Dellacecca, Paolo Pezzolato ed Elisa Trombin

di Giuseppe Malatesta

Jolanda. Un incontro pubblico in cui chiarire la ‘torbida’ vicenda legata alle sue annunciate dimissioni: lo chiede la minoranza consiliare di Jolanda al sindaco Paolo Pezzolato, ancora in carica a cinque giorni dal misterioso messaggio affidato alla sua pagina social in cui si riprometteva di decidere sul proseguimento del suo incarico entro 48 ore (da venerdì 17 gennaio).

E se dietro tutto questo si ipotizzava esserci la questione del personale sottratto a Jolanda dai Comuni a guida Partito Democratico – una storia nella storia sollevata dall’Anci e dal suo vicepresidente Alan Fabbri – per Gabriella Dellacecca, capogruppo di opposizione con la lista Voltiamo Pagina, le paventate dimissioni di Pezzolato altro non sono che “un polverone, un’inefficace espediente per nascondere le reali condizioni in cui versa il nostro Comune, non certo per le motivazioni addotte da Pezzolato ed Elisa Trombin, ossia per tre dipendenti malignamente sottratti”.

Ai due si rivolge Dellacecca: “Il Comune di Jolanda di Savoia ha regolarizzato tutti i pagamenti agli altri Comuni che hanno negli anni trascorsi inviato personale a supporto del nostro Ente? Inoltre, se la situazione numerica del personale è così insufficiente da pregiudicare il regolare e dovuto funzionamento del Comune, stante le prescrizioni di riorganizzazione dell’ente imposte dal Piano di Riequilibrio, perché il 14 marzo 2019 è stato autorizzata la mobilità volontaria di un dipendente ben sapendo che anche un’altra figura sarebbe a breve venuta a mancare per pensionamento?”.

“Jolanda – aggiunge – non è un Comune discriminato: i sindaci hanno agito secondo le necessità dei loro enti e secondo accordi stipulati. Il vero problema è che, come più volte da noi ribadito, non avendo approvato ad oggi il bilancio consolidato 2017, sono state applicate le sanzioni previste, tra cui il blocco delle assunzioni, a partire dal 30 settembre 2018”.

Ciò che l’opposizione si domanda ora, al di là della valutazione politica sull’operato di Trombin prima e Pezzolato poi è se le “figure professionali introdotte dopo tale data siano a questo punto titolate per svolgere la propria attività”. Un’altra domanda che Dellacecca vorrebbe fosse chiarita dal sindaco, possibilmente davanti ai cittadini in occasione di un incontro pubblico: “Proponiamo di incontrarci il 23 gennaio, ci faccia sapere dove”.

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