Portomaggiore. “Belli gli anni in cui governava chi vinceva le consultazioni elettorali e i voltagabbana venivano messi al bando a differenza di oggi dove per governare è sufficiente salire a cose fatte sul carro del vincitore, fino il giorno prima inviso rivale da battere nella competizione elettorale, arrivando poi addirittura ad ottenere oltre ai ‘trenta danari’ anche il posto di vice comandante della brigata”.

È il commento duro e sarcastico del capogruppo dell’opposizione di centrodestra Roberto Badolato riguardo alle ultime manovre in seno alla giunta portuense.

“Fanno sorridere le parole di ringraziamento e riconoscenza espresse a più voci, attraverso il comunicato stampa pubblicato a reti unificate, nei confronti dell’ex vice sindaco che era così bravo, capace, bello e buono al punto di essere defenestrato in un lampo – ironizza Badolato -, chissà se avesse lavorato male come sarebbe stato trattato, privato oltre che della carica di vice anche di quella di assessore venendo relegato al ruolo di semplice consigliere comunale e ci risparmino le stucchevoli e mielose parole di circostanza circa la dimostrata affidabilità perché ancora una volta le logiche di partito hanno prevalso sulla persona”.

“Cosa racconteranno gli amici di Vivi Portomaggiore adesso ai cittadini, chiamati a votarli, convinti con il loro voto di cambiare sindaco e amministratori? – si domanda il consigliere di opposizione -. Come giustificheranno il fatto che da una parte il candidato sindaco governa con il centro sinistra mentre i promotori e artefici della lista si candidano nelle file del centrodestra alla imminenti consultazioni regionali? Quale sarà la prossima giravolta di questa sorta di politicanti attratti più dalle poltrone che dal risolvere le problematiche del territorio?”.

“Al vice sindaco uscente – conclude la propria reprimenda il capogruppo Badolato – leale avversario di tanti confronti aspri ma sempre corretti, va l’augurio di un buon lavoro nel ruolo di consigliere comunale e a chi abusivamente subentra vorrei ricordare che la ricerca spasmodica di potere politico porta spesso alla veloce perdita di credibilità nella considerazione degli elettori che saranno chiamati a giudicare col voto tra un anno questi tradimenti politici”.