Politica
11 Gennaio 2020
Diffuso su Facebook post razzista di una degli amministratori de I Pinguini Estensi, sostenitrice di Alan Fabbri

La leghista che voleva il lanciafiamme per bonificare il campo nomadi

di Redazione | 2 min

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Una soluzione per il campo nomadi? Il lanciafiamme, ça va sans dire. La soluzione, molto prima del “ruspa show” l’aveva già trovata una leghista.

Non una leghista qualunque, ma la stessa che co-amministra la pagina de I Pinguini Estensi (e Ferrara Real Time). La stessa che tramite avvocato appena due giorni fa si era dissociata, assieme agli altri amministratori, dall’incitamento all’odio contenuto nel gruppo Facebook, finito nell’occhio del ciclone dopo l’inchiesta di Estense.com.

Lei è Raffaella Breveglieri, pensionata di 59 anni, già tra i protagonisti del secondo shitstorming contro il nostro giornale.

L’originale suggerimento per Via delle Bonifiche è stato pubblicato sul suo profilo Facebook all’inizio di agosto del 2016, quando Naomo Lodi aveva appena iniziato la sua battaglia contro il campo abitato da famiglie sinti.

La Breveglieri posta la foto di un soldato che imbraccia un lanciafiamme, accompagnata dal suo commento: “Ecco come disinfettare i campi rom”. Seguono tre faccine sorridenti.

La foto è finita sul social più famoso al mondo e sta girando in diverse pagine locali di Facebook.

Sul suo profilo, oltre alla foto dei graziosi pinguini di Madagascar, è un pullulare di selfie assieme a Salvini e soprattutto Alan Fabbri.

Non mancano scatti del vicesindaco Nicola Naomo Lodi. Uno in particolare segue allo shitstorming della Lega contro Estense.com, quando il nostro giornale ebbe l’ardire di pubblicare il passato giudiziario dell’attuale vicesindaco. La foto, in perfetta grafica da campagna elettorale, riporta le bufale già sentite allora da altri esponenti della Lega: “sei articoli diffamatori falsi e tendenziosi nella prima pagina di un quotidiano e tutti contro una persona. Io sto con Nicola Lodi”.

Alla Breveglieri dedica grande attenzione anche la querela di Ilaria Cucchi. La denuncia riporta un suo post pubblicato nel gruppo dei Pinguini Estensi l’1 dicembre del 2019. Uno screenshot di un post della Cucchi che esprimeva la propria emozione per essere stata invitata alla manifestazione delle Sardine a Ferrara.

“Come ampiamente prevedibile ed evidentemente voluto – scrive la Cucchi -, la pubblicazione del post, dava luogo ad una carrellata (centinaia!) di gravi offese nei confronti della sottoscritta, e della propria famiglia. Si ritiene evidente che tale condotta nell’ambito del gruppo solidale abbia un carattere sistematico e ripetuto, in quanto destinato a stimolare gli insulti e le offese nei confronti delle vittime, di volta in volta, designate, che puntualmente si realizzano copiosamente”.

Pertanto, “tale condotta oltre ad integrare il reato di diffamazione, configura senz’altro il delitto di istigazione a delinquere, aggravata perché commessa attraverso l’uso di strumenti informatici, poiché stimolava gli altri partecipanti ad offendere la famiglia Cucchi, l’odierna esponente e la memoria di Stefano Cucchi, e quindi a commettere il reato di diffamazione”.

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