Berra. Bulli violenti, capaci di spingere le loro azioni fino a commettere rapine e violenze sessuali, con “base” nei giardini pubblici di Berra. Alla fine però i carabinieri della locale stazione hanno messo fine alle ‘scorribande’ di due minorenni residenti nel Comune di Riva del Po, un 15enne e un 16enne, che sono stati individuati dopo una serie di articolate indagini, arrestati e collocati in una comunità su disposizione del gip del Tribunale per i Minorenni.
Le ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale, su richiesta della Procura, sono state eseguite nella mattinata di giovedì in seguito a due gravi episodi di cui si sarebbero resi responsabili. Il primo risale a settembre, quando alla caserma dei carabinieri di Berra è stata denunciata una rapina avvenuta nei giardini pubblici ai danni di due ragazzi minorenni (entrambi classe 2005) ad opera di ignoti. In quell’occasione le vittime hanno descritto ai militari con munizia di particolari di essere stati avvicinati da due giovani, conosciuti solo di vista, i quali hanno iniziato a minacciarli per farsi consegnare gli orecchini che indossavano. I giovani malviventi, per far capire alle potenziali vittime che non si trattava di uno scherzo, hano sferrato loro vari pugni, impossessandosi anche di qualche spicciolo che i malcapitati avevano nelle tasche dei pantaloni. In seguito alle indagini scaturite dalla denuncia, i carabinieri sono riusciti a risalire agli autori del reato denunciandoli alla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna.
Dopo qualche giorno però, esattamente il 19 settembre, una minore di 14 anni accompagnata dai genitori si è presentata sempre negli uffici dei carabinieri di Berra denunciando di essere stata vittima di palpeggiamenti da parte di due ragazzi. Un’azione che non è stata portata a ulteriori conseguenze grazie alla repentina fuga della ragazza, che si trovava nei giardini pubblici di Berra. Anche in questo caso le indagini hanno individuato gli autori, corrispondenti agli stessi minorenni denunciati in precedenza per la rapina.
Le azioni e le condotte violente poste in essere dai due arrestati hanno fatto presupporre il pericolo della reiterazione di analoghi comportamenti, esercitati ai danni di coetanei, con una rapida escalation di gravità. Ed è per questo che è stata emessa la misura cautelare del collocamento in comunità.
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