L’apertura è slittata diverse volte, ma questa è la volta buona. L’ex Bazzi & Coloniali e ormai ex Kofler (la società di ristorazione padovana ha dato in mano la gestione alla società partecipata Hi Food) inaugurerà ufficialmente sabato 30 novembre alle 12.30 sotto il nome di Ten Restaurant Cafè.
L’insegna è rimasta quella storica dell’antica drogheria, così come gli arredi originari che sono stati sapientemente restaurati, ma sono molti i ferraresi che hanno già curiosato nei locali del nuovissimo risto-pub nell’immobile di proprietà del Comune.
Dopo un lungo iter di assegnazione dei locali e dopo impegnativi lavori di restauro e di riqualificazione strutturale, è finalmente arrivato il momento del taglio del nastro del bar, birreria e ristorante in piazza Municipio.
All’incontro inaugurale interverranno fra gli altri il sindaco Alan Fabbri, l’assessore comunale alle Attività Produttive e Lavoro Angela Travagli e l’assessore comunale al Bilancio e Turismo Matteo Fornasini, i progettisti dell’intervento di restauro e riqualificazione, e i responsabili della catena Ten Restaurant Cafe'(Hi Food Srl) .
“L’amministrazione comunale esprime la propria soddisfazione – afferma l’assessore Travagli – per l’apertura di questa nuova attività produttiva sicuramente attesa da tempo, frutto di un progetto di chi ci ha preceduto. Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per la sua realizzazione, operatori del Comune e dell’azienda gestrice, in particolare i dirigenti comunali Genesini, Rossi, Capozzi e Frasson, che hanno messo in campo azioni a partire dal bando per arrivare al restauro e ristrutturazione degli immobili comunali ricchi di storia”.
“Ora gli antichi e preziosi affreschi e soffitti a cassettoni, insieme alle insegne e ai mobili più recenti dell’ex Bazzi & Coloniali, azienda storica ferrarese, fanno bella mostra di sé – osserva Travagli -. La nostra soddisfazione e i ringraziamenti vanno anche a questa nuova azienda, il Gruppo Hi Food, che ha aperto altri punti vendita della catena Ten in altre città italiane, creando nuova occupazione per oltre venti persone nel nostro territorio. Finalmente la nostra piazzetta Municipale inizia davvero a mostrare tutta la sua bellezza e anche la sua vivacità per cui facciamo un grandissimo in bocca al lupo per questa nuova attività che dà maggiore prestigio al centro storico e alla città. Ovviamente tutti i cittadini sono invitati a visitare questo immobile comunale ritrovato e a fruire dei suoi servizi”.
Una sfida cominciata nel 2017, quando il Comune ha lanciato un bando di gara pubblica alla ricerca di gestori cui affidare i locali di piazza Municipale tramite lo strumento della ‘concessione di valorizzazione’ che prevede un tempo ‘lungo’ di durata per ammortizzare l’investimento (cospicuo perché sono stati superati i 328mila euro previsti nell’offerta per le opere oltre ai 50mila della ristrutturazione degli arredi originari) e un canone che garantisca un’entrata per il Comune ma anche l’equilibrio economico finanziario all’imprenditore (si è previsto un canone crescente da circa 40mila euro per il primo anno di concessione, fino ad arrivare a circa 54mila euro per il ventesimo anno).
Oggi si conclude quindi l’iter che ha visto l’assegnazione in gestione per un periodo di 20 anni dalla sottoscrizione del contratto, che ha compreso l’esecuzione, a carico del concessionario, dei lavori di recupero funzionale, finitura architettonica e adeguamento impiantistico e strutturale rimanenti dopo l’intervento dell’amministrazione comunale, oltre al restauro dei mobili e delle insegne dell’antica drogheria.
Il Comune ha infatti provveduto ad eseguire i lavori strutturali e di restauro specialistico delle superfici decorate dei locali di sua proprietà, per una spesa complessiva di 650mila euro finanziata per circa 500mila euro con contributi regionali del Programma speciale d’area e per la quota restante con risorse comunali. L’intervento ha da un lato conservato e valorizzato le testimonianze architettoniche e decorative lasciate dalle varie epoche storiche – come i dipinti murali e il soffitto a cassettoni del ‘400, il restauro e riutilizzo delle scaffalature in legno e delle insegne originali – e, dall’altro, ha consolidato le strutture, in funzione antisismica, e dotato i locali di soluzioni impiantistiche adattabili alle esigenze dei nuovi gestori.
Il concessionario non solo ha recuperato con un notevole investimento l’immobile e gli arredi originari ma, nella propria offerta gestionale, ha garantito la vendita anche di prodotti locali e stagionali, l’assunzione di nuovo personale e una particolare attenzione anche agli aspetti sociali e culturali impegnandosi ad organizzare mostre estemporanee d’arte, corsi di cucina per bambini e disabili con eventuali collaborazioni con la scuola alberghiera locale e con l’istituto d’Arte locale “Dosso Dossi”.
E’ stata data la disponibilità con il patrocinio del Comune ad organizzare giornate a tema quali ad esempio la rievocazione storica del Palio estense con menù dedicati, anche con personale in costume.
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