Cronaca
21 Novembre 2019
Da trent'anni a sedici in appello. Riconosciuta la seminfermità mentale, e le aggravanti equivalenti alle attenuanti. Il Pg annuncia ricorso per Cassazione

Omicidio Cenci, dimezzata la pena a Eder Guidarelli

Eder Guidarelli
di Daniele Oppo | 2 min

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Da sinistra, Marcello Cenci ed Eder Guidarelli

I trent’anni ricevuti in abbreviato si sono trasformati in 16 anni in appello per Eder Guidarelli, il reo confesso per l’omicidio di Marcello Cenci, avvenuto a Valencia nella notte tra l’1 e il 2 luglio del 2017 a Valencia.

I giudici della Corte d’appello hanno riconosciuto la seminfermità mentale di Guidarelli e considerato le attenuanti generiche equivalenti con la contestata aggravante della minorata difesa (non riconosciuta invece in primo grado). Il tutto ha generato una forte riduzione della pena. Le motivazioni verranno depositate entro trenta giorni.

I giudici hanno anche disposto che al termine della pena Guidarelli venga accolto in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (i cosiddetti Rems, che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari), per un periodo di almeno tre anni.

“Il riconoscimento delle attenuanti equivalenti alle aggravanti contestate è inspiegabile ma attendiamo di leggere le motivazioni – commenta l’avvocato Valentina Bordonaro che assiste la famiglia Cenci, costituitasi parte civile -. La Procura Generale ha già dichiarato la sua intenzione di fare ricorso per cassazione”.

Lo stesso procuratore generale, d’altronde, aveva chiesto la conferma dei 30 anni di reclusione, con anche il riconoscimento della premeditazione e della minorata difesa.

“È una grande tragedia. Non bisogna dimenticare che è morto un ragazzo – commenta dal canto suo l’avvocato Eugenio Gallerani, difensore di Eder ha tenuto una lunga arringa -. La Corte d’assise di appello ha compreso cosa si agitava nella testa di Eder in quei maledetti giorni e i deliri che lo hanno risucchiato in un vortice da cui non poteva uscire”.

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