Cronaca
14 Novembre 2019
La procura generale presso la Corte d'appello chiede di riconoscere le aggravanti della premeditazione e della minorata difesa negate in primo grado. Si ritorna in aula il 21 novembre

Omicidio Cenci. Chiesta la conferma della condanna per Guidarelli

Eder Guidarelli
di Redazione | 1 min

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Eder Guidarelli

Eder Guidarelli

Condanna e riconoscimento delle due aggravanti negate dal giudice di primo grado: la premeditazione e la minorata difesa. È la richiesta del procuratore generale presso la Corte d’appello di Bologna, Valter Giovannini, nei confronti di Eder Guidarelli, reo confesso per l’omicidio di Marcello Cenci, ucciso nella notte tra l’1 e il 2 luglio del 2017 a Valencia.

Guidarelli era stato condannato in abbreviato a trent’anni di reclusione (partendo dalla pena base dell’ergastolo e considerando la riduzione di un terzo prevista dal rito) ma il gup Carlo Negri, pur riconoscendo le precedenti violenze inferte a Cenci, non aveva riconosciuto le due aggravanti, contro le quali si sono sempre battuti gli avvocati della difesa Eugenio Gallerani e Giacomo Forlani.

Alla richiesta del pg – che ha sposato in toto i motivi del ricorso presentato dal sostituto procuratore Ciro Alberto Savino – si è associata anche l’avvocato Valentina Bordonaro, che rappresenta la famiglia Cenci, costituitasi parte civile, che ha chiesto anche il dissequestro dei beni di Cenci tutt’ora sotto custodia.

La decisione è prevista per l’udienza del 21 novembre – quando riprenderà l’arringa di Gallerani interrotta mercoledì e il pg replicherà – o, in caso si vada per le lunghe, per quella del 22.

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