(foto di Alessandro Castaldi)
di Andrea Mainardi
Questo primissimo scorcio di campionato non è stato clemente con i biancoazzurri, che per la prima volta nella gestione Semplici si ritrovano a quota zero punti dopo due giornate di campionato. Numeri in controtendenza rispetto al recente passato che ha sempre visto la Spal partire forte per poi calare fisiologicamente nei mesi invernali. Questo a testimonianza di come questo potrebbe rappresentare un delicatissimo anno zero dopo anni di ascesa incessante, anche se è ovviamente prestissimo per trarre conclusioni. Contro l’Atalanta ed il Bologna complessivamente sono stati ben venticinque e solo nel primo tempo contro la ‘dea’ ci sono stati sprazzi di vera Spal. Soprattutto dal punto di vista fisico si è evidenziato un netto calo di prestazione con l’andare avanti delle partite, e non è un caso che nei secondi tempi il possesso palla degli avversari sia stato superiore. Si badi bene però, non è tanto il fiato a mancare quando la lucidità nel ‘correre bene’ dato che in queste prime due giornate la Spal ha macinato gli stessi chilometri, se non di più, rispetto alle avversarie. Di certo c’è che la rosa spallina è ancora incompleta così come la sua fisionomia tattica. L’addio di Lazzari e l’infortunio di Fares hanno tolto la spinta propulsiva sugli esterni che ha fatto la differenza negli ultimi anni, e sembra che società e staff tecnico debbano ancora capire come rimediare al meglio. D’Alessandro e Reca infatti dovrebbero essere i futuri titolari ma soprattutto a destra l’ex Udinese è tra coloro che stanno faticando maggiormente ad inserirsi nei nuovi meccanismi. Le alternative sono davvero poche attualmente perchè l’opzione Di Francesco come esterno sembra essere stata accantonata e Dickmann dovrebbe andare in prestito. L’eventuale arrivo di Jacopo Sala dalla Sampdoria sarebbe un buon puntello in questo senso, per quella che sembra la fascia più in sofferenza attualmente. Guardando negli altri reparti, in difesa Tomovic col passare dei mesi dovrebbe diventare titolare nella difesa a tre, basteranno lui ed Igor per sopperire alla partenza di Bonifazi? E’ però davanti che le incognite per la Spal aumentano sensibilmente, eccezion fatta per Petagna. Il resto della batteria offensiva infatti è composta da giocatori che per motivi vari difficilmente può dare certezze nell’immediato vuoi per età (Floccari), adattamento al nuovo campionato (Moncini) o per esclusione dal progetto tecnico (Paloschi). Proprio la situazione legata a quest’ultimo non è sostenibile per una società come la Spal, avendo il giocatore uno tra gli ingaggi più elevati in rosa che lo rendono anche difficilmente piazzabile sul mercato. Ci sarebbe poi anche Marko Jankovic da considerare, ma più passa il tempo più il suo acquisto appare sempre più un vezzo di mercato che altro. Negli ultimi giorni di mercato qualcosa potrebbe muoversi ma è difficile immaginare colpi ad effetto, soprattutto a causa i un budget che non permette più movimenti in entrata senza che prima non ve ne siano stati in uscita.
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