Politica
29 Agosto 2019
Il vicesindaco: "Mai sostenuto che lo spaccio sarebbe stato immediatamente debellato. Le sedie non sono una novità, ci era già stato segnalato"

Lodi: “Togliere le panchine è solo il primo step di un’operazione complessa”

di Redazione | 3 min

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“L’operazione Parchi Sicuri, che ha preso il via pochi giorni fa, è alla sua prima fase operativa e, come abbiamo già avuto modo di spiegare durante la presentazione alla stampa dell’iniziativa, non è possibile ipotizzare risultati immediati. Non ho mai sostenuto che togliendo le panchine lo spaccio sarebbe stato immediatamente debellato, anzi, ho chiarito fin da principio che si tratta solo di un primo step di un’operazione molto complessa che durerà mesi”. Queste le parole d’ordine del vicesindaco Nicola Lodi, che difende a spada tratta la rimozione di circa 150 panchine dai parchi e parchetti più colpiti dal fenomeno dello spaccio e ribadisce che si tratta solo di una prima azione all’interno di una strategia a più ampio respiro e che parte degli arredi urbani rimossi verrà destinata alle frazioni.

“Durante questo periodo – afferma Lodi – chiedo ai cittadini interessati a collaborare attivamente contattando i nostri uffici per segnalazioni e suggerimenti che, per il nostro modo di concepire l’amministrazione di una città, sono sempre benaccetti. Il programma andrà avanti e il punto sui primi risultati lo faremo tra qualche mese, dopo che l’Operazione Parchi Sicuri sarà entrata nel vivo e ci saranno gli elementi per valutare l’efficacia di un piano operativo che oggi è alle sue prime mosse. Tuttavia, e questo ci tengo a sottolinearlo, parlare di panchine che vengono eliminate, è profondamente sbagliato: l’arredo urbano che viene sottratto ai luoghi tipici dello spaccio (e soltanto a quelli dopo attente valutazioni condivise con i residenti delle zone interessate) verrà ricollocato in altre posizioni e in altre aree verdi, magari nei parchi delle frazioni che necessitano di un miglioramento”.

Rispondendo alle critiche giunte sulla giunta in seguito all’iniziativa, Lodi puntualizza: “Sia chiaro: nessuno ha la bacchetta magica e purtroppo conosciamo bene le astuzie e le modalità di azione degli spacciatori che, da anni, utilizzano gli spazi pubblici della nostra città come centri di smercio della droga. Si tratta di soggetti convinti di fare il bello e il cattivo tempo, e di essere padroni del territorio, anche perchè la precedente amministrazione poco o nulla ha fatto per contrastare questo fenomeno che si è profondamente radicato. Stupisce, in questo senso, assistere ad atteggiamenti disfattisti su un progetto appena avviato, da parte di chi non è riuscito in anni di amministrazione a risolvere questo grave problema che interessa diverse aree di Ferrara e non soltanto la zona Gad”.

“Migliorare le condizioni – conclude il vicesindaco – di quartieri che sono stati così a lungo lasciati a se stessi non è un’impresa semplice, ma  noi ci siamo impegnati ad affrontarla e la porteremo avanti fino a quando avremo raggiunto i nostri obiettivi che sono garantire la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini perbene. Per quanto riguarda, infine, l’utilizzo delle sedie portate da casa dai pusher per lo spaccio non si tratta affatto, purtroppo, di una novità: già nel passato i residenti della zona ci avevano segnalato, quando ancora non eravamo al governo della città, questo problema con tanto di foto e video che riprendevano questi comportamenti sui quali interverremo, nei prossimi giorni, con la collaborazione della polizia locale e, nelle prossime settimane, con azioni ancor più mirate”.

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