Fiscaglia. C’era anche il sindaco di Fiscaglia Fabio Tosi all’incontro che ha riunito lo scorso 11 luglio, presso la sede nazionale di Anci a Roma, una nutrita rappresentanza dei sindaci dei Comuni nati da fusione.

Un’occasione per far sentire chiara la protesta per l’imponente taglio dei contributi nazionali legati ai processi di fusione. Nel caso del comune del basso ferrarese, nato nel 2014 dalla fusione di Migliarino, Migliaro e Massafiscaglia, il taglio introdotto dal Governo per l’anno in corso rispetto ai trasferimenti 2018 è pari a circa il -29%, ovvero 433mila euro l’anno. Cifre che si traducono in una potenziale riduzione di oltre 2 milioni di euro nei prossimi cinque anni.

“Era doveroso portare la voce anche di Fiscaglia” commenta Tosi a margine dell’incontro. “Non entro in considerazioni di carattere politico sulla necessità o meno di incentivare future fusioni, non mi compete, ma rivendico le risorse che spettano di diritto ai miei cittadini, così come previsto dalla legge in vigore. Se il Governo centrale non crede nei processi di fusione, ciò è legittimo, ma credo che vada mantenuto l’impegno preso nel principio di leale collaborazione tra istituzioni”.

“A Roma abbiamo quindi chiesto con forza ad Anci di farsi carico delle istanze dei Comuni fusi che rappresenta, con l’obiettivo di incontrare urgentemente il Governo per cercare di garantite alle comunità, per l’annualità in corso e per il futuro, le risorse pattuite a livello istituzionale, risorse che servono a fornire servizi ai cittadini e investimenti sul territorio”.