Politica
26 Giugno 2019
La lettera della presidente della Provincia: "Situazione insostenibile, non presenzierò al comitato per la sicurezza finché i passeggeri non saranno in salvo" 

Sea Watch, Paron scrive al prefetto: “Sbarco urgente, dovere morale e civile”

di Redazione | 2 min

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Il caso della Sea Watch 3, la ong tedesca con 42 migranti a bordo che ha deciso di infrangere il divieto di ingresso nel territorio italiano e attraccare al porto di Lampedusa dopo 14 giorni di navigazione, sta scuotendo gli equilibri politici dell’Unione Europea e anche di Ferrara.

La presidente della Provincia, Barbara Paron, ha infatti preso una netta posizione di contrasto alle direttive del ministro dell’Interno Matteo Salvini e in maniera indiretta anche alla Corte europea dei diritti dell’uomo che ha respinto il ricorso di sospensione del decreto Sicurezza bis che appunto vieta l’entrata della nave nelle acque territoriali italiane.

La presidente della Provincia e sindaco di Vigarano Mainarda chiede lo sbarco urgente dei passeggeri della Sea Watch, pena la sua assenza alle prossime riunioni del comitato per l’ordine e la sicurezza.

La richiesta è inviata al prefetto di Ferrara Michele Campanaro tramite una lettera: “Eccellenza, le scrivo per scusarmi del disagio che arrecherò, ma umanamente e come rappresentante delle istituzioni, quelle stesse che rispondono alla Costituzione e ai suoi principi, non sono più in grado di sopportare la grave situazione in cui versano i passeggeri della Sea Watch”.

“Per dare un segnale forte e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di restare Umani e di rispondere ai doveri morali e civili che appartengono ad un grande Paese come l’Italia – scrive Paron -, le comunico che non presenzierò più al comitato per l’ordine e la sicurezza fino a quando quelle persone disperate non saranno messe in salvo”.

“Il nostro dovere è metterli in sicurezza, così come, a seguire, sarà nostro dovere rimpatriare coloro che non possono stare legittimamente sul nostro o territorio” assicura la presidente, in attesa di eventi “che auspico risolutivi”.

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