Baldini (a sinistra) e Curtarello (a destra)
Argenta. Alla fine la stretta di mano tra i due contendenti alla poltrona di primo cittadino di Argenta c’è stata. Andrea Baldini, neo sindaco eletto col 50,17% dei voti, acclamato dai suoi (Partito Democratico ed altre 5 liste civiche) in una piazza con ancora i lavori di rigenerazione urbana in corso, si è recato personalmente dal suo avversario, Ottavio Curtarello (della Lega, ma appoggiato anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia e dalla civica Rinnovamento, che ha invece ottenuto il 49,83%) che lo aspettava sotto il porticato della Torre di Primaro, per complimentarsi comunque con lui e ricevere a sua volta auguri di un buon lavoro dal suo antagonista.
“La mia porta resta sempre aperta” gli ha detto Baldini. “Messaggio ricevuto” in sostanza da Curtarello che ha ringraziato per la disponibilità incassata affermando però che le sue intenzioni sono quelle di “continuare sulla strada tracciata: noi non ci tireremo mai indietro”.
Poi i primi commenti a caldo, in un centro storico gremito di fan. “Abbiamo perso per soli 35 voti di scarto” spiega amareggiato Curtarello. Che non esita a puntare l’indice contro l’esponente del Movimento Cinque Stelle, ex candidato pentastellato, penalizzato nella corsa a sindaco con un 20% circa in meno di consensi, Luca Bertaccini. “Con lui ed il suo gruppo abbiamo condiviso 5 anni di battaglie – afferma Curtarello – e di forte impegno politico rivolto verso il cambiamento, il futuro. Ed invece al momento opportuno, quando questo traguardo, unico in 74 anni di amministrazioni di sinistra, ha lasciato ai suoi libertà di scelta. Una indicazione questa dettata come da regolamento loro, ma non condivisa da molti. Mentre il suo braccio destro Daniele Gulinelli ha invece dichiarato che avrebbe dato a me la sua preferenza. Di più. A lanciare però un segnale eloquente a suoi, Bertaccini oggi si è fatto fotografare a Roma insieme ad altri esponenti locali grillini: una sorta di invito insomma a disertare le urne. Una mossa che ha favorito, credo scientemente, anche se di pochissimo, la vittoria del Pd”.
Più stringato Andrea Baldini che, ironicamente si aspettava di “vincere per sole 3 preferenze in più”, spiegando che ”a questo punto 35 sono molte, e fanno comunque e democraticamente la differenza”. Poi ha aggiunto “i ringraziamenti a quanti hanno lavorato e collaborato per raggiungere questo importantissimo obiettivo”. Si è dunque chiusa una campagna elettorale senza esclusione di colpi “che è stata lunga e difficile – chiosa infatti Baldini nel commiatarsi, leggendo tra l’altro uno dei due brevi appunti che si era preparato l’uno in caso di vittoria, l’altro in caso di sconfitta – ma alla fine le cose sono andate bene, la gente ci ha dato ragione. Da domani si comincia a lavorare per formare la nuova squadra”.
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