Politica
24 Maggio 2019
Diego Farina ascolta le idee dei piccoli: "In campagna elettorale ci si dimentica di loro, ma dobbiamo ascoltarli per una comunità coesa"

Copparo Progetta una “città migliore, attraverso gli occhi dei bambini”

di Redazione | 2 min

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“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Occorre un sindaco che lavori per il futuro di questa città

I Civici intervengono su una città che invecchia e con i giovani troppo spesso costretti a emigrare. "Lo stesso 'Patto per il lavoro e per il clima - Focus Ferrara' sottoscritto nel 2021 dalle istituzioni e parti sociali ferraresi riconosce la crisi demografica, insieme all’emergenza climatica, come il principale problema da affrontare e individua gli interventi per affrontarla, ma è rimasto lettera morta"

Copparo. “I bambini e le bambine hanno il diritto di esprimere liberamente la loro opinione su ogni questione che li riguarda, e la loro opinione deve essere tenuta in conto” recita l’articolo 12 della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia.

È a partire da questo enunciato, che è nata la rete internazionale “La Città delle bambine e dei bambini”, sperimentando poi che, quando interpellati, i bambini esprimono un punto di vista diverso da quello degli adulti, su come dovrebbe essere il luogo in cui viviamo, un punto di vista molto utile per progettare una città più attenta alle necessità di tutti, più umana e più felice.

Anche Copparo Progetta, nel suo piccolo, ha condotto un primo esperimento di ascolto attento delle bambine e dei bambini, mettendoli attorno ad un tavolo insieme al candidato sindaco Diego Farina e ha toccato con mano quanto i loro bisogni siano differenti rispetto a quelli espressi dagli adulti.

Alla domanda “cosa vi piace di Copparo?” tutti hanno indicato la piazza, “perché è bella, ci sono gli alberi e la fontana e possiamo giocare liberi, senza paura delle macchine”. Ai bambini piacciono i monumenti di Copparo e vorrebbero che fossero sempre ben tenuti. Piace la biblioteca, dentro e fuori. Piacciono i luoghi di socialità. Alla faccia di chi li descrive sempre soli, a fissare uno schermo.

Dalle risposte alla domanda “cosa non vi piace di Copparo”, è emerso chiaramente quanto i bambini siano attenti all’ambiente. Non vogliono lo smog, il traffico (anche se, dicono, a Copparo non c’è molto traffico), la plastica usa e getta (hanno proposto di far pagare multe ai ristoratori che utilizzano posate e stoviglie di plastica) e in generale i rifiuti abbandonati.

Diego Farina, che ha ascoltato attentamente opinioni e proposte dei piccoli intervenuti, commenta così l’esito della sperimentazione: “In campagna elettorale spesso ci si dimentica dei bambini perché non possono votare, ma così si finisce per scrivere programmi elettorali che non tengono conto delle esigenze di chi maggiormente vive le piazze, i parchi, i teatri e le biblioteche, per non parlare delle scuole, ovvero dei luoghi in cui si formano gli adulti di domani. Dipende anche da noi disegnare il futuro della nostra comunità, che sarà tanto più coesa e animata, tanto più avremo dato ascolto ai bambini. Oggi ci hanno dimostrato di essere molto più consapevoli di noi adulti di cosa serve loro per essere bravi cittadini”. L’esperimento è riuscito. Se Diego Farina sarà il prossimo sindaco di Copparo, i bambini avranno un Consiglio Comunale tutto per loro.

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