È stato convalidato sabato mattina l’arresto di A.I., il 32enne di nazionalità moldava ricercato dalle autorità del suo Paese e catturato dai Carabinieri nella mensa della Caritas. Sull’uomo però, diversamente da quanto si sapeva inizialmente, non sembra pendere alcuna condanna a 20 anni per violenza sessuale su minore, ma la richiesta riguarda solo l’applicazione di una misura cautelare nei suoi confronti in attesa che venga giudicato.
Questa almeno è stata l’interpretazione del contenuto del Mandato di arresto europeo data dal suo difensore d’ufficio – l’avvocato Valentina Rocca – e condiviso anche dalla Corte d’Appello di Bologna. I 20 anni a cui fa riferimento il documento sono l’indicazione della pena massima a cui potrebbe essere sottoposto se effettivamente condannato per quel reato.
Il 32enne, che non parla italiano, ha per ora negato il consenso a essere estradato. Gli atti passano ora al ministero della Giustizia italiano, che li inoltrerà all’omologo moldavo il quale avrà 40 giorni di tempo per avanzare le proprie richieste in merito all’estradizione che dovranno essere valutate dal giudice.
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