Il vicesindaco Andrea Baldini

Argenta. Torna alla ribalta la vicenda della dipendente della Società Terre, una controllata di Soelia che, dismessa nel 2017, gestiva il sistema turistico-ambientale di Argenta.

Al tempo la donna è stata individuata come la responsabile di un ammanco amministrativo di circa 64mila euro che sarebbero stati sottratti, pare a più riprese, dalle casse dell’azienda in cui rivestiva importanti incarichi di dirigenza.

Il caso, dai risvolti penali, è venuto alla luce a seguito di una revisione contabile dovuta alla cessazione dell’attività, passata direttamente nelle mani di Soelia. Una appropriazione indebita in sostanza, che le è costata molto cara, e non solo in avvocati e carte bollate.

A cominciare ad esempio dal posto di lavoro da cui è stata immediatamente licenziata. Per finire poi agli emolumenti ed arretrati di sua spettanza: Tfr-trattamento di fine rapporto, stipendi, mensilità aggiuntive, ferie non pagate che le sono stati congelati e quindi trattenuti a parziale recupero della cifra sottratta.

Ma c’è di più. Lo ha spiegato il vicesindaco Andrea Baldini, nel fare il punto della situazione, martedì sera in consiglio comunale, sollecitato da alcuni esponenti politici di opposizione che hanno appunto chiesto lumi sullo stato delle cose. Un’occasione in cui Baldini ha colto la palla al balzo informando tra l’altro che “la sua istanza di reintegro nell’organico è stata rigettata dal giudice, mentre di recente abbiamo ottenuto la restituzione di 37mila euro. Inoltre – aggiunge – alla luce di una proposta di patteggiamento inoltrata dalla controparte, ma respinta, in sede civile chiederemo il risarcimento di una somma, ancora da quantificare, a titolo di risarcimento per danni di immagine”.