Attualità
23 Gennaio 2019
Alan Fabbri: “Non vorremmo che l’emergenza fosse l’ennesimo effetto di una gestione sbagliata delle politiche sanitarie”

Posti letto, lieve miglioramento a Cona

di Redazione | 3 min

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Dopo giorni da bollino rosso migliora, leggermente, la situazione legata all’iperafflusso nell’ospedale di Cona. L’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Anna mantiene un atteggiamento prudente e fa sapere che si mantiene comunque costante la forte pressione di ricovero che dall’inizio dell’anno si sta evidenziando.

Alle ore 16 di oggi, mercoledì 23 gennaio, il Dipartimento Medico aveva ancora la disponibilità di alcuni posti letto (presumibilmente in via di occupazione entro la fine della giornata). Il reparto di Chirurgia d’urgenza ha ancora liberi 6 dei 7 posti letto e nessun paziente ha dovuto essere ricoverato nei “letti di espansione” dedicati all’iperafflusso distribuiti nel Dipartimento Chirurgico.

“Va messo in evidenza che il piano di gestione dell’iperafflusso è stato realizzato alla fine del 2017 e da allora è attivo – specifica la direzione ospedaliera -. Tra le azioni messe in campo per la gestione della forte pressione di ricovero, anche quella dell’attivazione di “posti letto dedicati” distribuiti nei reparti chirurgici e in medicina d’urgenza. Questi non vanno a sottrarre i posti letto dedicati all’attività chirurgica, ma sono aggiuntivi e utilizzabili al bisogno. L’aumento della dotazione, grazie appunto a questo piano di gestione, ha permesso e permette (allo stato attuale) di non sospendere l’attività chirurgica programmata”.

La grave situazione che si è creata all’ospedale ha avuti ripercussioni anche a livello politico, con Alan Fabbri che dalla Regione chiede di affrontarla in modo strutturale: “non è più possibile parlare di emergenza se ogni inverno assistiamo ad un picco di accessi e di ricoveri tale da mettere in difficoltà i reparti”.

“Se i tagli ai posti letto che la struttura ha operato negli ultimi anni sono eccessivi – afferma il capogruppo della Lega – l’azienda ospedaliera deve assumersi la responsabilità di ammetterlo e agire di conseguenza, se si tratta degli effetti del piano di rientro appena completato ne rispondano i responsabili e se le cause sono diverse vanno comunque sondate e sanate. E’ importante fare chiarezza sulla situazione e per questo ho presentato una interrogazione in Regione sul tema”.

Per Fabbri “se e è vero che quest’anno la situazione pare particolarmente grave, certamente non si tratta di una novità”. Da tempo, infatti, l’emergenza posti letto nei periodi invernali è irrisolta : “Considerato che negli ultimi anni i posti letto disponibili in città sono calati, secondo gli ultimi dati, di oltre 200 unità, e che l’ospedale è appena uscito da un piano di rientro economico partito nel 2016, sull’applicazione del quale c’è stato proprio nelle scorse settimane il placet della Regione”, continua Fabbri “non vorremmo che l’emergenza posti letto fosse l’ennesimo effetto di una gestione sbagliata delle politiche sanitarie”.

Sul punto la Lega ha depositato una interrogazione per fare chiarezza “sull’intera situazione individuando le reali cause di questa mancanza”.

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