Comacchio
14 Gennaio 2019
Una nota provocatoria dell’ex presidente del Parco solleva una “la questione opaca” che tocca da vicino Comacchio: “Quei nulla osta sono illegittimi, la Regione batta un colpo”

“Terreni contaminati nell’ex Zuccherificio”, Zago scopre il velo e richiama la Regione

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Vendono vodka e birra a minorenni, sanzionati due minimarket di Ferrara

Due minimarket di Ferrara sono stati sanzionati perché scoperti a vendere bevande alcoliche e superalcoliche a dei minori. A scoprirlo sono stati i poliziotti delle Volanti, mentre le sanzioni, per complessivi 2mila euro, sono state comminate dalla Squadra Operativa della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Ferrara

Travolto in bici da un’auto, 18enne in condizioni disperate

E' ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Maggiore di Bologna, in prognosi riservata, un giovane 18enne investito da un'auto a Bondeno, all'incrocio tra via Virgiliana e via XX Settembre, poco dopo le 23 di lunedì 6 maggio

L’ex zuccherificio di Comacchio (foto da regione.emilia-romagna.it)

Comacchio. “Comacchio tutto può, anche diventare capitale del biopile”. Si apre provocatoria la nota di Valter Zago, ex presidente del Parco del Delta del Po, che porta alla luce una questione che lui stesso definisce “opaca”, ossia due recenti nulla osta del Parco che autorizzerebbero l’apporto nell’area dell’ex zuccherificio di Comacchio di terreni precedentemente bonificati dalla contaminazione di idrocarburi, nella misura di 25 mila metri cubi all’anno per dieci anni.

Il ‘biopile’ a cui fa riferimento Zago altro non è che una definizione tecnica delle operazioni di bonifica di questi terreni, procedimento di cui si occuperebbe “una società che collabora con Sipro, l’agenzia per lo sviluppo della nostra provincia. Una volta trattati – spiega Zago – verranno accumulati per la durata di un decennio nelle vasche dell’ex zuccherificio, di proprietà della stessa Sipro”.

Nello specifico, si legge nel nulla osta del 16 novembre 2018, il materiale naturale in questione deriverà “dalla lavorazione di terreni contaminati da sostanze biodegradabili effettuata presso l’impianto di trattamento della sede di Petroltecnica Spa di Ostellato” e l’operazione è ricompresa nel progetto di rinaturalizzazione dello storico zuccherificio.

“Prima della telefonata di un mio amico, non ne sapevo assolutamente nulla. Come me – continua – sono caduti dalle nuvole anche consiglieri comunali e componenti della commissione edilizia a cui ho chiesto spiegazioni: buio pesto. Possibile? Sì – critica Zago -, pensando alla proverbiale opacità della giunta Fabbri”.

“Leggendo i nulla osta del Parco, mi è tornata alla mente la lapidaria risposta che diede un tecnico municipale a chi obiettava, in una seduta del Consiglio Comunale di Comacchio, che non si poteva con un semplice ritocco del regolamento edilizio modificare la zonizzazione del Piano regolatore, al fine di consentire la trasformazione dei campeggi esistenti in villettopoli e centri commerciali aperti tutto l’anno, e a chiunque: ‘Non si può, ma se si deve si può’, fu la risposta”.

La nota politica di Zago prosegue con una condanna della “concezione onnipotente del governo locale, rilanciata dall’attuale Sindaco-assessore all’urbanistica-presidente del Parco, l’uno e trino Marco Fabbri, che in un esaltato ed autocelebrativo editoriale di ‘Comacchio informa’ (la pubblicazione di comunicazione istituzionale comacchiese, ndr) afferma ‘Comacchio può tutto, continuiamo a sognare!’”.

“Tutto e il suo contrario – aggiunge polemico Zago -, pianto compreso, a causa pure degli ultimi due progetti, uno più folle dell’altro, che interessano l’ex zuccherificio e l’ex Cercom, nel cuore del Parco e sull’asse strategico della testata a mare dell’idrovia padano-veneta. A mio avviso – dice poi tornando sull’argomento di partenza –  i suddetti nulla osta sono palesemente illegittimi: ma quello che veramente conta è il giudizio a tale riguardo della nostra Regione. La smetta, per favore, di starsene algida al balcone e batta un colpo, si assuma finalmente le proprie responsabilità verso il Delta e annulli queste autorizzazioni”.

“Così fece giustamente in passato l’assessore regionale Felicia Bottino – ricorda infine Zago – con le concessioni edilizie della lottizzazione ‘Salamandra’, rilasciate illegittimamente dal Comune di Comacchio. Così anche nella città bella del Trepponti potrà essere vissuto sostenibilmente il nuovo anno”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com