Bondeno. “Piccoli voti di scuola, piccoli trucchi per difendersi” e “Scrivila, la guerra”. Due modi per intendere la narrazione, due strategie per imbastire una comunicazione educativa con i più giovani. Un mondo spesso difficile da intercettare da parte di chi si occupa di educazione, ma che Luigi Dal Cin (scrittore arcinoto per la sua graffiante ironia e simpatia) cercherà di descrivere ancora una volta a modo suo.

Ci era riuscito brillantemente, per esempio, durante la cerimonia del sesto anniversario del sisma che colpì il territorio, svoltasi davanti alle scuole di Scortichino. Questa volta, e più precisamente mercoledì 16 gennaio, Luigi Dal Cin incontrerà gli studenti alla sala 2000. In due distinti momenti.

«Crediamo sia importante sostenere queste iniziative – dice l’assessore alla scuola matildeo, Francesca Aria Poltronieri – perché Dal Cin ha saputo stabilire un modo di comunicare con i ragazzi partecipativo e interessante. Come Amministrazione – continua – finanzieremo sia i due incontri-spettacolo (quello per gli studenti di prima e seconda delle scuole primarie di Bondeno e Scortichino e quello per le restanti classi) perché il progetto continua il percorso intrapreso di comunicazione creativa».

Nel dettaglio, Dal Cin parlerà ai bambini più piccoli nel suo personalissimo spettacolo dal titolo “Piccoli voti di scuola, piccoli trucchi per difendersi” (il 16 gennaio, dalle ore 8,45 alla sala 2000). Salvo poi cambiare decisamente registro con “Scrivila, la guerra”. In quest’ultima rappresentazione, lo scrittore cercherà (con i bambini di terza, quarta e quinta) attraverso il suo linguaggio sottile e delicato di dire la verità ai ragazzi, in merito alla tragedia degli eventi bellici. Narrando di un ipotetico diario di un papà tornato da un conflitto, in cui verrà descritta la sofferenza che la guerra porta con sé e nella convinzione che «ai bambini occorre dire la verità – scrive Dal Cin – con delicata ed esigente responsabilità». Dando forma agli spettri che si trovano nell’immaginario di ciascuno. Perché se spiegati, i problemi possono fare meno paura. Compresi quelli che la guerra porta dietro di sé.