(immagine d’archivio)
Vigarano Mainarda. Non sarà un Natale sereno per gli otto dipendenti della ErreBi, azienda che si occupa di distribuzione di bevande e cibo con magazzini a Ravenna e a Vigarano Mainarda. Non lo sarà perché l’azienda ha deciso accentrare la distribuzione a Ravenna e di chiudere l’unità produttiva ferrarese, con l’avvio delle procedure di licenziamento per i dipendenti di Vigarano, e la Cgil dà il via allo stato di agitazione.
“Il nodo del contendere – affermano Riccardo Grazzi della Camera del lavoro e Anna Pensa della Filcams-Cgil – è la decisione di decentrare, esternalizzare, terziarizzare la parte core business ovvero la gestione del magazzino, affidandola ad una società cooperativa operante nel settore dei servizi, senza che la medesima offra alcun tipo di garanzia occupazionale certa e sicura tale da consentire ai lavoratori la continuità del reddito. In questo modo – spiegano i sindacalisti – si elude la cosiddetta clausola sociale, ovvero , il passaggio diretto dei lavoratori alla cooperativa subentrante nonostante siano state fatte delle promesse che sono rimaste del tutto fumose”.
La Cgil lamenta che a queste condizioni “non può produrre intese e accordi che non stabiliscano in maniera chiara che tutti i lavoratori licenziati possano essere riassorbiti dalla nuova Società a cui si vuole cedere il servizio”.
“È inaccettabile che l’azienda per riposizionarsi strategicamente decida di licenziare i propri dipendenti, terziarizzare le loro attività, non concedendo a loro la possibilità di essere riassunti – afferma il sindacato -. Nelle more della procedura, la Filcams e la Confederazione Cgil di Ferrara, volendo sostenere le ragioni dei lavoratori allo scopo di ottenere la revoca dei licenziamenti e il passaggio diretto dei lavoratori, dichiarano da questo momento lo stato di agitazione consistente nello sciopero dello straordinario fino all’incontro già fissato con la Regione in data 9 gennaio per la definizione della procedura di consultazione avviata”
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